Trapianti, nel 2022 record donazioni d'organo: 1.830 in un anno

Il 2022 è stato l'anno record per le donazioni d'organo in Italia. Italia ai vertici europei dietro alla Spagna e insieme alla Francia

Il 2022 è stato l'anno record per le donazioni d'organo in Italia. "Per la prima volta hanno superato quota 1.800 in un anno: sono state complessivamente 1.830 (+3,7%), 1.461 da donatori deceduti e 369 da viventi. Un risultato frutto in particolare di un nuovo aumento delle donazioni potenziali segnalate in rianimazione (2.662, +4,1%), che fanno un nuovo passo verso i livelli pre-Covid. La pandemia, d'altra parte, aveva avuto il suo impatto più forte proprio sulle terapie intensive. Sono i dati del report del Centro nazionale trapianti (Cnt), presentati al ministero della Salute dal ministro Orazio Schillaci insieme al direttore del Cnt, Massimo Cardillo, e al presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro.
 

Italia ai vertici europei dietro alla Spagna e insieme alla Francia, Toscana leader tra regioni

La rete trapianti del Servizio sanitario nazionale "ha confermato il trend di crescita già mostrato nel 2021, completando di fatto il totale recupero dei livelli di attività precedenti all'emergenza Covid e segnando in molti casi le migliori performance assolute mai realizzate dal sistema trapiantologico nazionale". Il tasso nazionale di donazione per milione di popolazione (pmp) risulta "il più alto di sempre (24,7) e pone ancora una volta l'Italia ai vertici europei dietro alla Spagna e insieme alla Francia - evidenzia il rapporto - La regione con il tasso di donazione più elevato si conferma la Toscana (49,3 donatori pmp), ma va segnalato l'aumento esponenziale del tasso in Emilia Romagna (46, +8,8 sul 2021) e il buon risultato del Veneto (36,3, +6,2). Ancora indietro nel complesso il Centro-Sud, con qualche lieve segnale di crescita in Lazio, Campania e Calabria".

"Cresce, tuttavia, anche la percentuale delle opposizioni in rianimazione (29,6%, +1% sul 2021) - si sottolinea nel report - un dato però che tende a essere fisiologico quando aumentano le segnalazioni delle rianimazioni, e anche qui viene confermato il forte 'gap' delle regioni meridionali verso quelle settentrionali. Aumenta molto, invece, la donazione a cuore fermo: +60%, che si è tradotto in un +35,6% trapianti realizzati grazie agli organi prelevati a questa tipologia di donatori".

Nel 2022 boom interventi (3.887): quasi 100 in più rispetto al 2021

Nel 2022 in Italia sono aumentati i trapianti e le donazioni di organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche. Per i trapianti c'è stato un boom: "Il numero complessivo è stato di 3.887, quasi 100 in più rispetto al 2021 (+2,5%) e secondo miglior risultato di sempre, con tassi regionali in crescita quasi ovunque: la Lombardia si conferma la regione nella quale si realizzano più interventi, seguita da Veneto (che è la prima in rapporto alla popolazione), Piemonte, Emilia Romagna e Lazio". Lo evidenziano il report del Centro nazionale trapianti (Cnt), presentato oggi al ministero della Salute dal ministro Orazio Schillaci, insieme al direttore del Cnt, Massimo Cardillo, e al presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro.

Stabili i trapianti di rene e di cuore

Guardando al dettaglio dei singoli organi, "sono stabili i trapianti di rene (2.038, 4 in meno rispetto al 2021 a causa di una lieve contrazione delle donazioni da vivente) e quelli di cuore (254, +0,8%); si registra un aumento molto significativo di quelli di fegato (1.474, +5,6%), mai così tanti, e di quelli di polmone (138, +17,9%), la specialità più penalizzata negli anni della pandemia", mentre sono "in calo i trapianti di pancreas, che scendono da 54 a 38", si legge nel rapporto.

Nel 2022 effettuato un trapianto multiviscerale intestino-fegato-pancreas

Da ricordare nel 2022 l'esecuzione del secondo trapianto italiano di utero a Catania (il terzo è stato effettuato il 12 gennaio scorso) e la nascita di una bambina grazie al primo trapianto, quello del 2020, sottolinea il Cnt. È stato effettuato anche un trapianto multiviscerale intestino-fegato-pancreas. Complessivamente i trapianti combinati sono stati 56. Sono state 5, infine, le catene 'crossover' di donazione da vivente di rene tra coppie incompatibili, con 14 trapianti effettuati. "Numeri importanti anche per l'attività di donazione di tessuti, molto penalizzata durante la pandemia, ma che per il secondo anno di fila cresce considerevolmente: i prelievi nel 2022 sono stati 11.031 (+10,4%), con aumenti importanti per le cornee e il tessuto muscolo-scheletrico - si evidenzia nel report - In leggero calo i trapianti (20.459, -2,5%) che però continuano ad attestarsi su livelli decisamente più elevati rispetto all'epoca pre-Covid".

Schillaci: “Trend in crescita con recupero totale pre-Covid”

"Nel 2022 c'è stato un trend in crescita evidente delle donazioni di organi e di trapianti, già segnalato nel 2021, con un recupero totale precedente al Covid-19, durante la quale il Centro nazionale trapianti non ha mai interrotto la sua attività. Abbiamo superato quota 1.800 donazioni nel 2022, un dato che ci pone ai primi posti in Europa per donazioni". Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi al ministero della Salute, alla presentazione dei dati del report 2022 del Centro nazionale trapianti (Cnt). "Vogliamo promuove la cultura della donazione - ha rimarcato il ministro - Abbiamo ottimi risultati, ma ci sono in Italia ancora tanti pazienti in attesa di un trapianto. Donare gli organi è uno dei gesti più importanti che si possa fare. Domenica 16 aprile si terrà come ogni anno la Giornata dei trapianti e delle donazioni. Per il ministero l'attività di comunicazione e informazione sulle donazioni e i trapianti è una priorità".

Di: Redazione Consulcesi Club

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