Spagna, stretta su salviette umidificanti: “Troppo inquinanti, stop al rilascio nell’ambiente”

Il Ministero per la Transizione Ecologica spagnolo introduce nuove misure contro l’inquinamento da plastica monouso: vietato gettare salviette nei wc, anche se biodegradabili, e rilasciare palloncini in aria. Produttori obbligati a coprire i costi ambientali dei loro prodotti.

19 Giugno 2025, 08:24

Spagna, stretta su salviette umidificanti: “Troppo inquinanti, stop al rilascio nell’ambiente”

Dopo le cannucce, i cotton fioc e le posate in plastica, ora tocca a salviettine umidificate e palloncini: il Ministero per la Transizione Ecologica spagnolo annuncia nuove misure contro il rilascio di questi prodotti nell’ambiente. Il provvedimento, contenuto in una bozza di Regio Decreto, vieta lo scarico delle salviette nei wc e proibisce il rilascio intenzionale di palloncini usa e getta.

L’obiettivo è chiaro: ridurre i rifiuti marini, in linea con la Direttiva europea 2019/904, che già identificava salviette e palloncini tra i rifiuti monouso più presenti sulle spiagge del continente. La novità, però, è che la Spagna va oltre quanto richiesto dall’UE.

Salviette biodegradabili? Ancora troppo dannose

La nuova normativa proposta colpisce non solo le salviette realizzate con materiali sintetici, ma anche quelle composte da fibre naturali, spesso presentate come “biodegradabili”. La ragione è tecnica ma determinante: anche se biodegradabili, queste salviettine non si disgregano completamente una volta scaricate nel wc, causando ingorghi nelle reti fognarie e aumentando il rischio di tracimazioni, soprattutto durante le forti piogge.

Inoltre, spesso finiscono impigliate nelle reti da pesca o nei sistemi di depurazione, dove formano matasse che compromettono il funzionamento delle infrastrutture sanitarie. La legge, quindi, scoraggia l’idea che biodegradabile significhi automaticamente innocuo.

Produttori responsabili dei danni ambientali

Uno dei punti centrali della bozza è il principio di responsabilità estesa del produttore. Le aziende che immettono sul mercato salviettine e palloncini saranno obbligate a coprire tutti i costi derivanti dalla gestione dei loro rifiuti: dalla bonifica delle reti fognarie alla raccolta dei dati, fino alle campagne di sensibilizzazione.

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La responsabilità comprenderà anche il trasporto e il trattamento dei rifiuti, oltre alla pulizia degli scarichi in caso di episodi sporadici o accumuli. Le salviettine a uso medico, industriale o professionale restano escluse, ma per tutte le altre scatta l’obbligo di gestire le conseguenze ambientali.

Palloncini in aria, ma non per l’ambiente

Anche i palloncini sono finiti nel mirino del governo spagnolo, che ne evidenzia il ruolo tra i rifiuti più frequenti sulle spiagge e tra i più dannosi per la fauna marina. In particolare, la norma prende di mira le celebrazioni private in cui centinaia di palloncini vengono rilasciati in aria, salvo poi ricadere in mare o nell’ambiente, dove diventano trappole mortali per animali e uccelli.

Le nuove regole lasciano alle comunità autonome e agli enti locali il compito di monitorarne l’applicazione, ma il messaggio è forte: persino i gesti simbolici, se fatti con materiali sbagliati, hanno un prezzo ambientale altissimo.