Discariche abusive in Italia: è anche un problema sanitario

Le discariche abusive sono un problema serio in Italia, soprattutto perché sono considerate un problema sanitario, veicolo di diffusione di inquinamento e agenti patogeni che favoriscono l’attecchire delle malattie infettive più disparate.

Le discariche abusive in Italia rappresentano non solo un problema ambientale ma anche un problema sanitario. Non è raro che siano, infatti, collocate in prossimità di abitazioni, scuole o aree commerciali, mettendo a rischio la salute delle persone che vivono o lavorano nelle vicinanze. Questo tipo di discariche sono causa dell’inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, poiché rilasciano sostanze nocive che possono causare problemi respiratori, malattie cutanee, disturbi gastrointestinali e altri problemi di salute.

Inoltre, la presenza di rifiuti non correttamente smaltiti può attrarre zanzare, topi e altri animali portatori di malattie, incrementare la diffusione di elementi patogeni e la produzione di fumi tossici. Proteggere la salute pubblica e l’ambiente, però, è un dovere di tutti e partire dalla consapevolezza di dover affrontare questo problema, significa dover considerare anche le molteplici conseguenze nefaste che questo tipo di discarica può comportare. Tra le più famose e conosciute, quelle relative allo smaltimento di amianto.

Come nascono le discariche abusive?

Le discariche abusive si formano principalmente a causa di pratiche di smaltimento dei rifiuti illegali e non conformi alle normative ambientali. Questo può accadere per ignoranza, per inerzia, per pigrizia. In ogni caso, si tratta alle volte di reati ambientali e la legge, si sa, non scusa l’ignoranza. Le principali cause della formazione delle discariche abusive sono legate alla volontà di evitare i costi e le procedure necessarie per lo smaltimento corretto dei rifiuti cosicché le persone o le aziende scelgono di scaricare illegalmente i propri rifiuti in aree non autorizzate, come terreni pubblici o privati, zone rurali, corsi d'acqua, aree boschive o zone industriali abbandonate.

Bisogna però considerare che talvolta in alcune aree, la mancanza di strutture di smaltimento dei rifiuti adeguate o l'inefficacia dei servizi di raccolta dei rifiuti possono spingere le persone a cercare soluzioni alternative per disfarsi dei propri rifiuti.

Un’altra ipotesi è quella secondo la quale alcune imprese che si occupano effettivamente di smaltimento rifiuti (spesso illegalmente), ignorando completamente le normative ambientali, utilizzino le discariche abusive al fine di risparmiare sui costi di smaltimento e di aumentare i propri profitti.

A tutto questo, si deve aggiungere il fatto che in alcune aree, la mancanza di efficaci misure di vigilanza e controllo da parte delle autorità competenti può favorire la formazione e la proliferazione delle discariche abusive. Quindi, la mancanza di intervento da parte delle autorità può creare un ambiente favorevole per chiunque desideri scaricare illegalmente i rifiuti.

In sintesi, le discariche abusive nascono principalmente a causa di pratiche illegali o non conformi alle normative ambientali, come lo scarico illegale di rifiuti in aree non autorizzate, spinto da motivazioni economiche, mancanza di strutture adeguate o inefficienza dei servizi di smaltimento dei rifiuti, e mancanza di vigilanza e controllo da parte delle autorità competenti.

Discarica abusiva? È reato ambientale

Il nostro ordinamento giuridico considera la discarica abusiva come un vero e proprio reato. La principale normativa che regola i reati ambientali, compresa la discarica abusiva, è la Legge 68/2015, nota come "Legge Delega europea 2014-2015". Questa legge ha introdotto importanti modifiche al Codice Penale, includendo disposizioni specifiche in materia di reati ambientali.

Le disposizioni relative ai reati ambientali sono contenute nel Titolo XIV-bis che prevedono sanzioni penali per una serie di comportamenti dannosi per l'ambiente, tra cui la discarica abusiva.

Le disposizioni pertinenti relative ai reati ambientali sono contenute negli articoli 452-bis e seguenti. In particolare, l'articolo 452-bis disciplina il reato di "abbandono illecito di rifiuti", che include la discarica abusiva di rifiuti.

 

Art. 452-bis - Abbandono illecito di rifiuti

“Chiunque abbandona rifiuti, sostanze o prodotti di cui all'articolo 192, commi 1, 2, 3, 5, 6, 7 e 10 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in luoghi diversi da quelli autorizzati, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 3.000 a 15.000 euro per ogni tonnellata di rifiuti, sostanze o prodotti abbandonati. La pena è aumentata fino al triplo se si tratta di rifiuti pericolosi, ovvero rifiuti classificati come tossici, irritanti, nocivi, cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione o ecotossici, secondo quanto previsto dall'articolo 184, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.

 

Quindi, la discarica abusiva è considerata un reato ed è disciplinata dall'articolo 452-bis del Codice Penale italiano. La Legge 68/2015 ha introdotto importanti disposizioni per combattere i reati ambientali, compresa la discarica abusiva di rifiuti.

Discarica abusiva come problema sanitario: binomio ribadito più volte

Sono innumerevoli le volte che è stato denunciato che le discariche abusive rappresentano un pericolo sanitario. Innanzitutto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato che le discariche abusive possono causare gravi rischi per la salute umana a causa dell'esposizione a sostanze tossiche e nocive presenti nei rifiuti. A questo appello, si è unito più volte il Ministero della Salute, considerando le discariche abusive come causa di contaminazione dell'aria, dell'acqua e del suolo, con conseguente aumento del rischio di malattie respiratorie, cancerogene e altre patologie. Entrambe le posizioni istituzionali sono state avvalorate certamente da diversi studi condotti da istituti di ricerca che hanno evidenziato la presenza di agenti patogeni, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze pericolose nelle discariche abusive, che possono rappresentare un serio rischio per la salute pubblica. Il problema delle discariche abusive è sempre più riconosciuto come un problema sanitario importante che richiede interventi urgenti e efficaci per proteggere la salute delle persone e dell'ambiente.

Oltre alle constatazioni e agli appelli, non mancano diverse pronunce giurisprudenziali che hanno evidenziato il fatto che le discariche abusive costituiscono anche un problema sanitario. Alcune di queste pronunce hanno confermato che le discariche abusive possono rappresentare una minaccia per la salute pubblica a causa dell'inquinamento dell'aria, del suolo e dell'acqua.

La Corte di Cassazione ha confermato più volte che le discariche abusive possono rappresentare una minaccia per la salute pubblica e l'ambiente, in particolare con riferimento all'inquinamento causato dalle discariche abusive che costituisce un pericolo per la salute umana e per l'ecosistema. Già nel 2012, il Tribunale di Roma ha condannato diversi imputati per il reato di gestione illecita di rifiuti, sottolineando che le discariche abusive rappresentano una minaccia per la salute pubblica e l'ambiente. Stessa situazione si è verificata a Milano nel 2015, quando il Tribunale ha condannato diversi imputati per il reato di gestione illecita di rifiuti, evidenziando che le discariche abusive costituiscono una grave minaccia per la salute pubblica e l'ambiente. Stesse fattispecie si sono verificate a Napoli nel 2018 e in molti altri luoghi della nostra penisola.

In tutte queste pronunce, i giudici non hanno solo confermato che le discariche abusive rappresentano una minaccia per la salute pubblica a causa dell'inquinamento dell'aria, del suolo e dell'acqua, ma sono andati oltre sottolineando l'importanza di combattere questo fenomeno per proteggere la salute umana e l'ambiente.

Gli interventi normativi e giurisprudenziali in tal senso sono stati moltissimi e tutti ben accolti dai giuristi italiani. Sin dal 2002 si parla di risarcimento per danno all’ambiente, poiché l’attenzione si è posta già nel 1993 con il Libro Verde sul risarcimento dei danni all’ambiente per continuare nel 2000 con il Libro bianco sulla responsabilità per danni all’ambiente. Un’escalation di direttive, leggi e regolamenti ne sono seguiti per arginare un fenomeno che rappresenta una delle cause principali del malessere dell’ecosistema.

La lotta alle discariche abusive in Italia e in Europa

L'Europa e l'Italia adottano una serie di misure per combattere le discariche abusive e contrastare il fenomeno dell'illecito smaltimento dei rifiuti.

A livello europeo esiste la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE) che stabilisce un quadro giuridico per la gestione dei rifiuti nell'Unione Europea, promuovendo la prevenzione, il riciclo e il corretto smaltimento dei rifiuti e prevedendo sanzioni per coloro che violano le disposizioni della direttiva, compresi coloro che abbandonano rifiuti in modo illecito. L’Europa ha, inoltre, stabilito delle norme comuni per la gestione delle discariche dei rifiuti per ridurne al minimo l’impatto ambientale e sulla salute umana con la direttiva sulle discariche (1999/31/CE).

Ma non solo, esiste anche il Regolamento REACH (1907/2006/CE) che regola la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, riducendo il rischio di contaminazione ambientale e proteggendo la salute umana.

Proprio in termini di azioni comuni, l'Unione Europea fornisce finanziamenti e sostegno tecnico agli Stati membri per implementare politiche e progetti finalizzati alla prevenzione e alla gestione sostenibile dei rifiuti.

Agli interventi europei e al recepimento delle direttive, si aggiunge poi la legislazione nazionale.

L'Italia ha introdotto leggi specifiche per combattere le discariche abusive, inclusi il Codice Penale (art. 452-bis), il Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 152/2006) e la Legge 68/2015 che disciplina i reati ambientali. Inoltre, sono state introdotte sanzioni più severe per coloro che violano le disposizioni in materia di smaltimento dei rifiuti, compresi coloro che abbandonano rifiuti in modo illecito e sono stati potenziati i controlli e la sorveglianza per prevenire e contrastare le discariche abusive, con l'impiego di strumenti tecnologici come droni e telecamere di sorveglianza.

In maniera continua e costante vengono promosse campagne di sensibilizzazione e educazione per informare i cittadini sull'importanza di una corretta gestione dei rifiuti e sulle conseguenze negative delle discariche abusive sull'ambiente e sulla salute umana e sulla necessaria collaborazione con le autorità locali e regionali per individuare e bonificare le discariche abusive esistenti e prevenire la formazione di nuove discariche.

Il problema delle discariche abusive è di tutti e, spesso, è importante segnalarle e o agire per arginare il fenomeno.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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