Scadenza triennio 2023–2025: comunicazioni da Ordini e Federazioni ai professionisti sanitari. Ultime settimane per verificare la propria posizione

Negli ultimi giorni, a un mese dalla fine del triennio 2023–2025, Ordini e Federazioni stanno invitando tutti i professionisti sanitari a controllare la propria situazione ECM, completare i crediti formativi mancanti e mettersi in regola per evitare rischi sulla copertura assicurativa a partire dal 2026

Sommario

  1. Il rischio assicurativo dal 2026
  2. Come verificare e completare la tua formazione ECM
  3. I corsi più scelti per completare il triennio ECM
  4. Perché è importante agire subito

In queste settimane gli Ordini professionali territoriali e le diverse Federazioni nazionali delle professioni sanitarie stanno intensificando le comunicazioni agli iscritti, invitando tutti i professionisti, non solo quelli che risultano non in regola, a verificare la propria situazione ECM in vista della chiusura del triennio 2023-2025

Il termine è il 31 dicembre 2025, data entro cui è necessario completare gli obblighi formativi: la mancata regolarità può avere conseguenze rilevanti, in particolare sulla validità della copertura assicurativa professionale a partire dal 2026. Le compagnie potrebbero, infatti, contestare la tutela in caso di sinistro se non è stato raggiunto almeno il 70% dei crediti previsti dal triennio.  L’Educazione Continua in Medicina, dunque, non è più soltanto un adempimento deontologico, ma un vero e proprio obbligo di legge. Per il triennio 2023–2025, il fabbisogno formativo previsto è di 150 crediti ECM, salvo riduzioni specifiche o eventuali esoneri. Di questi crediti, almeno il 40% deve provenire da corsi accreditati come discente, mentre fino al 20% può essere ottenuto tramite autoformazione, da registrare direttamente su Co.Ge.A.P.S.

La mancata acquisizione dei crediti può incidere sui requisiti professionali e deontologici, generare criticità in caso di contenzioso e influire sulla validità della polizza assicurativa.Le compagnie, infatti, come prevede la Legge, collegano la copertura assicurativa al rispetto degli obblighi ECM, rendendo la formazione continua un requisito fondamentale per la sicurezza professionale.

Il rischio assicurativo dal 2026

Come abbiamo visto, il legame tra ECM e copertura assicurativa, rafforzato dalla Legge Gelli-Bianco (24/2017), è oggi centrale. Dal 2026 sarà fondamentale poter dimostrare di aver completato almeno il 70% dell’obbligo triennale, di essere in regola con il triennio 2023–2025 e di aver registrato correttamente eventuali esoneri, esenzioni o spostamenti su Co.Ge.A.P.S. Alcune compagnie assicurative stanno già avvertendo i professionisti che, in assenza di aggiornamento ECM, potrebbero esserci contestazioni sulla copertura, aumenti dei premi o limitazioni contrattuali in caso di sinistro. Intervenire per tempo è quindi essenziale.

Come verificare e completare la tua formazione ECM

Negli ultimi mesi del triennio, ogni professionista dovrebbe accedere a Co.Ge.A.P.S. per controllare il saldo dei crediti, eventuali mancanze o riduzioni applicate e verificare le esenzioni per maternità, malattia, congedi o assistenza familiare (Legge 104). È fondamentale, inoltre, assicurarsi che tutti i crediti ottenuti dai provider siano stati correttamente caricati. Anche i professionisti in pensione con reddito inferiore a 5.000 euro possono richiedere esoneri parziali, documentando adeguatamente la richiesta.

La Delibera 1/2025, perdipiù, introduce strumenti utili per una gestione più flessibile dei trienni. Fino al 30 giugno 2026 è possibile trasferire manualmente i crediti in eccesso del triennio 2023–2025 verso quello 2020–2022, evitando che accumuli preziosi restino inutilizzati. Al termine del triennio 2026–2028, Co.Ge.A.P.S. distribuirà automaticamente eventuali crediti eccedenti ai periodi formativi precedenti, così da compensare eventuali debiti residui e semplificare la pianificazione formativa. I crediti possono essere acquisiti tramite formazione a distanza (FAD), corsi residenziali o blended, formazione sul campo, docenze, tutoraggi e pubblicazioni scientifiche. L’autoformazione, se riconosciuta e documentata correttamente, consente di ottenere fino a 30 crediti, aumentando la flessibilità nel completamento del triennio. La modalità FAD asincrona rappresenta oggi la soluzione più apprezzata: permette di seguire i corsi in qualsiasi momento, anche tra un turno e l’altro, da casa o in mobilità, senza sacrificare la qualità dell’apprendimento.

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I corsi più scelti per completare il triennio ECM

Sul Club i professionisti sanitari possono scegliere tra un ampio ventaglio di corsi accreditati, pensati per rispondere alle diverse esigenze formative. I percorsi più seguiti combinano contenuti aggiornati, strumenti pratici e crediti significativi, permettendo di affrontare la formazione ECM in maniera mirata e senza stress. Oltre ai corsi obbligatori in ambito di Radioprotezione e BLSD, molti professionisti scelgono percorsi di aggiornamento clinico, gestione dei pazienti, comunicazione sanitaria e innovazione digitale. Questi corsi aiutano a consolidare competenze pratiche, ottimizzare l’organizzazione del lavoro quotidiano e completare il triennio con maggiore sicurezza, trasformando l’obbligo formativo in un vero strumento di crescita professionale.

Perché è importante agire subito

Il tempo a disposizione è ormai limitato e la scadenza del 31 dicembre 2025 si avvicina rapidamente. Per questo, è fondamentale verificare subito la propria situazione formativa su Co.Ge.A.P.S., pianificare i corsi da seguire e distribuirli in modo coerente con l’attività lavorativa. Gestire la formazione in modo costante significa evitare imprevisti, tutelare la validità della polizza assicurativa e garantire standard assistenziali elevati. L’obbligo ECM è un investimento sulla qualità del proprio lavoro e sulla sicurezza delle cure, e rispettarlo ora permette di chiudere il triennio con tranquillità, senza margini di errore e senza rischi per la propria copertura professionale.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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