Nutrizione e supplementazione nella vita dello sportivo

Nutrizione e supplementazione hanno un peso sempre più importante nella performance sportiva. Ma la costante evoluzione della materia fa sì che i professionisti della salute necessitino di aggiornamento continuo e formazione adeguata per guidare l’atleta anche a tavola.

Sommario
  1. Il nuovo corso sulla nutrizione sportiva
  2. Strategia nutrizionale nel calo peso degli atleti
  3. News dal mondo degli integratori
È sempre più diffuso in Italia l’uso di integratori alimentari: un mercato in costante crescita che posiziona il nostro Paese al primo posto in Europa. Con vendite che secondo le stime si aggireranno attorno ai 5 miliardi entro il 2025 (su un mercato globale valutato attorno ai 240 miliardi di dollari entro il 2027), l’Italia, rappresenta il 23% del mercato europeo, seguito da Germania (13%), Francia (9%) e Regno Unito (8%).    Sebbene l’assunzione di integratori stia aumentando pressoché in tutte le fasce della popolazione, sono in particolar modo gli sportivi e le persone in età attiva a farne uso: secondo le ultime ricerche, in Italia sarebbero tra il 40 e il 70% gli atleti e circa il 60% dei soggetti tra i 35 e i 64 anni.    “Una buona parte della popolazione fa riferimento a medici e farmacisti nell’assunzione degli integratori, ma ci sono ancora molti che si affidano a consigli e suggerimenti provenienti da social e altri canali più o meno affidabili presupponendo che queste sostanze abbiano solo effetti positivi sulla salute”, riflette Emilio Buono, biologo nutrizionista che oltre a seguire diversi atleti d’élite si occupa di formazione dei professionisti.    “In realtà, abbiamo ancora da scoprire sull’interazione di queste sostanze con il nostro organismo ed è per questo che è fondamentale che siano professionisti sempre aggiornati a guidarne l’assunzione”, aggiunge l’esperto che con Consulcesi ha di recente lanciato un corso per fornire ai professionisti sanitari le conoscenze necessarie all’elaborazione di piani alimentari personalizzati e specifici per l’attività sportiva, con particolare attenzione all’’uso di integratori negli sport di forza e con categorie di peso.    “Di fronte ad una società che richiede prestazioni sempre più alte, la nutrizione e la supplementazione alimentare ricoprono ormai un ruolo chiave nella vita dello sportivo. Ma il raggiungimento di una performance non può prescindere dalla salvaguardia della salute e dal benessere complessivo dell’atleta”, prosegue Buono. 

Il nuovo corso sulla nutrizione sportiva

15 ore di formazione per un totale di 22.5 crediti ECM, il corso ‘La nutrizione negli sport di potenza e resistenzaè un viaggio immersivo nel mondo della nutrizione sportiva che parte dall’approfondimento di macro e micronutrienti per giungere all’ottimizzazione della nutrizione per i tre gruppi di sport (potenza, resistenza e forza).   Nel percorso di aggiornamento, Buono riprende inevitabilmente lo studio del muscolo e del suo lavoro, quindi del consumo di ATP e il metabolismo.    La formazione, aperta a tutti i camici bianchi e disponibile fino al 31 dicembre 2022 (termine ultimo per il conseguimento dei crediti formativi obbligatori previsti per il triennio 2020-2022) guarderà quindi all’importanza del “recovery meal timing” come anche al recupero dopo intenso e/o prolungato esercizio fisico.  Tra i molteplici argomenti affrontanti, anche glucosio, carboidrati, proteine, amminoacidi, fabbisogni minimi e integratori.  A poco più di un mese dalla chiusura del triennio formativo 2020-2022, Consulcesi si fa ancora più vicino ai professionisti sanitari che devono acquisire i crediti obbligatori con uno sconto del 50%, compresi 100 ECM, sull’iscrizione al Club. Un pacchetto esclusivo che dà accesso a oltre 250 corsi, news, assistenza legale e molto altro. 

Strategia nutrizionale nel calo peso degli atleti

Dalla nota perdita di muscolo fino alla più trascurata alterazione della temperatura corporea, ma anche la riduzione dell’output cardiaco, dei volumi di sangue e plasma, degradazione proteica: una perdita eccessiva e/o troppo rapida di peso può compromettere non solo la prestazione sportiva ma la salute complessiva dell’atleta.    Per questo, come spiega ancora Buono nel corso online, è fondamentale che il calo peso venga gestito attraverso una strategia nutrizionale che tenga conto di una molteplicità di fattori: dalla periodizzazione dell’allenamento alla composizione corporea, dall’apporto energetico ai tempi di recupero.    Accanto a questi, nel percorso dello sportivo è importante tenere conto di “altri elementi altrettanto fondamentali come lo stato psicologico ed emotivo e la consapevolezza dell’atleta - conclude Buono. Il dialogo con questo e con i genitori, in caso soprattutto di minorenni, deve essere affidato al professionista che deve creare e garantire un rapporto umano, facendolo sentire seguito e incoraggiato e mai e in nessun caso umiliato di fronte ad una difficoltà o una caduta”.    Leggi anche Sport: doping in aumento tra gli amatori. Numeri e rischi sottostimati. 

News dal mondo degli integratori

Tra le ultime novità in materia di integratori vi è la ricerca pubblicata sul Biosensors and Bioelectronics Journal e condotta da un team internazionale guidato da Elena Goun, professore associato di chimica all’Università del Missouri. Secondo quanto riportano i ricercatori, alti livelli di nicotinamide riboside (NR), “una forma di vitamina B3 largamente diffusa per i suoi benefici in relazione a malattie metaboliche, cardiovascolari e neurologiche”, potrebbero provocare non solo un aumento significativo del rischio di sviluppare un cancro al seno triplo negativo, ma anche causare metastasi e la diffusione del cancro al cervello.    Come spiega anche la Goun in un’intervista sul sito d’informazione scientifica no-profit Futurity, “lo studio risulta ulteriormente importante vista l'ampia disponibilità commerciale e un gran numero di studi clinici in corso in cui NR viene utilizzato per mitigare gli effetti collaterali della terapia del cancro nei pazienti”. 

La facile reperibilità di vitamine e supplementi, sempre più presenti anche nell’e-commerce, mette ulteriormente in allerta il Ministero della Salute che in una nota del 7 novembre raccomanda nuovamente di non acquistare e consumare prodotti contenenti Yohimbina (o Yohimbe)    Questa “sostanza ad attività farmacologicamente attiva, ricavata dall'albero Pausinystalia yohimbe proveniente dall'Africa occidentale, è vietata negli integratori alimentari in Italia, poiché “può avere serie ripercussioni sulla salute”, ma è contenuta nei seguenti supplementi prodotti in USA e verso cui il Ministero mette in guardia:  
  • Natrol Yohimbe Bark, Men’s Health capsule da 500 mg 
  • Stamina-Rx - Maximum sexual stimulant compresse da 550 mg Hi-Tech Pharmaceuticals 

Un integratore alimentare può aiutare nella cura del long Covid. A dirlo sono alcuni scienziati dell’Università di Tel Aviv, il dottor Norman Gaylis (US), insieme ai colleghi dell’Arthritis & Rheumatic Disease Specialties (AARDS) Long-Haul Clinic di Aventura, in Florida in una recente ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition.    Da quanto si apprende, gli scienziati avrebbero infatti sviluppato un integratore contente “sostanze nutritive e bioestratti vegetali utili al ripristino immunitario necessario dopo essere guariti da un’infezione”.   Tra gli ingredienti: “zinco, vitamina D, quercetina, bromelina, erba di San Giovanni, incenso indiano e beta cariofillene, un cannabinoide CB2 agonista”.  I risultati dei test appaiono incoraggianti poiché stando a quanto riportato dai ricercatori “ogni sintomo segnalato dai 51 pazienti partecipanti alleviato nel 72%-84% dei casi”.  
Di: Redazione Consulcesi Club

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