La COVID-19 Variante Stratus (XFG) è una sottovariante del SARSCoV2 emersa nei primi mesi del 2025. Identificata inizialmente in Asia, si è rapidamente diffusa in Europa, negli Stati Uniti e in altre aree del mondo, attirando l’attenzione delle autorità sanitarie internazionali. Attualmente, la COVID-19 Variante Stratus (XFG) è classificata dall’OMS come “variante sotto monitoraggio” e viene considerata a basso rischio in termini di gravità della malattia, pur mostrando un aumento della diffusione osservato a livello globale. Negli Stati Uniti, questa variante sta diventando dominante nelle analisi delle acque reflue, segnale della sua rapida circolazione nella comunità.
Cos’è la COVID-19 Variante Stratus (XFG) e come si distingue
La COVID-19 Variante Stratus (XFG) è una ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, con mutazioni specifiche nella proteina Spike che possono aumentare leggermente la capacità di eludere gli anticorpi generati da infezione o vaccinazione precedente. Nonostante queste mutazioni, i vaccini attualmente disponibili rimangono efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, confermando l’importanza della vaccinazione come principale strumento di protezione.
Sintomi della COVID-19 Variante Stratus (XFG): come riconoscerla
I sintomi della COVID-19 Variante Stratus (XFG) non differiscono drasticamente da altre forme di COVID-19, ma presentano alcuni segnali distintivi. Tra i più comuni troviamo:
- Raucedine o voce roca, un segnale spesso precoce;
- Mal di gola intenso;
- Febbre o brividi;
- Tosse secca persistente;
- Affaticamento e debolezza;
- Mal di testa e dolori muscolari;
- Congestione nasale;
- Talvolta nausea o perdita di appetito.
La perdita di gusto e olfatto, un tempo considerata un sintomo chiave, è oggi meno frequente. Riconoscere la COVID-19 Variante Stratus (XFG) attraverso i sintomi è importante per intervenire rapidamente con isolamento e test diagnostici.
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Diffusione della COVID-19 Variante Stratus (XFG): dati e trend globali
La COVID-19 Variante Stratus (XFG) è stata rilevata in almeno 38 Paesi e rappresenta circa il 22,7% dei casi sequenziati globalmente, in aumento rispetto al 7,4% di quattro settimane fa. La crescita è particolarmente evidente in Europa, Stati Uniti e Asia.
In Italia, la variante Stratus sta diventando dominante in diverse regioni, con un aumento dei casi confermati dai test diagnostici e il ritorno di sintomi tipici delle varianti respiratorie, come raucedine e mal di gola. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la COVID-19 Variante Stratus (XFG) sta progressivamente sostituendo altre sottovarianti di Omicron, confermando la sua rapida diffusione a livello internazionale.
Prevenzione e vaccinazione contro la COVID-19 Variante Stratus (XFG)
Le autorità sanitarie raccomandano alcune precauzioni fondamentali per proteggersi dalla COVID-19 Variante Stratus (XFG):
- Mantenere aggiornate le vaccinazioni COVID-19, soprattutto per anziani e persone fragili;
- Valutare la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e COVID-19 per semplificare la logistica e aumentare la copertura vaccinale;
- Monitorare i sintomi e isolarsi in caso di infezione confermata;
- Eseguire test diagnostici precoci se compaiono raucedine, febbre o tosse persistente.
Come comportarsi se si sviluppano sintomi della COVID-19 Variante Stratus (XFG)
In presenza di sintomi compatibili con la COVID-19 Variante Stratus (XFG), è importante:
- Eseguire un test diagnostico rapido o molecolare per confermare l’infezione;
- Adottare comportamenti di buon senso e auto-isolamento volontario, anche se non obbligatori, per ridurre la diffusione del virus;
- Monitorare attentamente l’evoluzione dei sintomi e contattare un medico in caso di difficoltà respiratorie o peggioramento clinico;
- Adottare misure preventive quotidiane come igiene delle mani, mascherine in ambienti affollati e ventilazione degli spazi
In sintesi, la COVID-19 Variante Stratus (XFG) rappresenta un’evoluzione monitorata attentamente dalle autorità sanitarie a livello globale. Pur mostrando una rapida diffusione e sintomi distintivi come la raucedine che si manifesta come una voce graffiata o roca, il mal di gola e la tosse persistente, non sembra causare forme più gravi di malattia rispetto alle varianti precedenti. I vaccini esistenti continuano a proteggere dalle forme severe, ma è fondamentale mantenere comportamenti preventivi e protettivi per limitare la trasmissione della variante.