La stagione influenzale 2025-2026 è ufficialmente partita e, come ogni anno, medici e cittadini si interrogano su quali saranno i rischi e le tendenze dei virus in circolazione. Ne abbiamo parlato con Tecla Mastronuzzi, Responsabile della Macroarea Prevenzione della SIMG, che ci ha offerto un quadro chiaro e rassicurante, ma che inviata alla prudenza. “Possiamo dire che la corsa dei virus è già cominciata”, spiega Mastronuzzi. I dati raccolti dal rapporto della sorveglianza RespiVirNet mostrano un aumento dei casi a partire dalle prime settimane di ottobre. Quest’anno, sottolinea, “non si monitora solo l’influenza vera e propria, ma tutte le patologie acute respiratorie e ciò può complicare l’interpretazione dei dati epidemiologici. Ma attendiamo i risultati biologici, che saranno fondamentali per capire meglio la situazione su tutto il territorio”. Tuttavia, nonostante la complessità dei dati, la tendenza è chiara: i casi sono in crescita e la stagione influenzale si preannuncia significativa, seguendo il modello delle ultime stagioni.
Rischi e impatto sulla popolazione
Secondo Mastronuzzi, non ci sono rischi eccezionali rispetto agli anni precedenti, ma è importante considerare la circolazione di più virus contemporaneamente. “Parliamo di influenza, certo, ma anche di RSV, che colpisce sempre più frequentemente gli anziani, e di altri virus respiratori. Senza dimenticare le possibili complicanze batteriche, che possono mettere a rischio soprattutto i più giovani e, in generale, stressare il sistema sanitario.” Lo scorso anno, ricorda, un alto numero di casi ha già messo in difficoltà ospedali e ambulatori: “Quando promuoviamo la vaccinazione antinfluenzale, facciamo un lavoro etico non solo per il singolo paziente, ma per tutta la popolazione. È un appello importante per la medicina generale e specialistica, per guidare le persone verso la scelta vaccinale”.
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Vaccinazione: un approccio “su misura”
La vaccinazione resta la principale arma di prevenzione. Mastronuzzi sottolinea che scegliere il vaccino giusto è un vero e proprio atto di medicina sartoriale: “Significa scegliere il vaccino adatto al paziente, nel momento giusto. Abbiamo vaccini diversi per ragazzi, adulti e anziani, con opzioni come virus attenuato, vaccini split, adiuvanti, quelli coltivati su cellule e quelli ad alto dosaggio”. Particolare attenzione, aggiunge, va rivolta ai pazienti over 65 anni, considerati più vulnerabili. La stagione influenzale, dunque, è appena iniziata e, sebbene non si prevedano scenari eccezionalmente critici, la combinazione di più virus respiratori e possibili complicanze richiede attenzione. La vaccinazione rimane lo strumento principale per proteggere sé stessi e la comunità, con un approccio personalizzato che consideri età, condizioni cliniche e bisogni specifici di ciascun paziente.