Maxiemergenze: come affrontarle con strategie operative e modelli organizzativi

Scopri il corso ECM online “Maxiemergenze: modelli organizzativi e strategie operative a confronto”, disponibile su Club: un’opportunità unica per aggiornare le conoscenze, rafforzare la preparazione e ottenere crediti formativi utili alla tua professione.

Sommario

  1. Confronto tra esperienze regionali e aziendali
  2. Catena di comando e organizzazione ospedaliera

Le maxiemergenze rappresentano scenari ad alto impatto, in cui il sistema sanitario è chiamato a gestire in tempi rapidi un elevato numero di pazienti, spesso in condizioni critiche. Eventi naturali, catastrofi tecnologiche o incidenti di massa richiedono procedure strutturate e modelli organizzativi chiari, capaci di garantire un intervento coordinato ed efficace.

In questo contesto nasce il corso ECM online “Maxiemergenze: modelli organizzativi e strategie operative a confronto”, disponibile su Club e accreditato con 16,5 crediti ECM. Il percorso formativo è guidato dal Dottor Alessio Lubrani, anestesista rianimatore, direttore del CUR NUE 112 Toscana e ideatore del metodo SISmax, un modello innovativo per la gestione integrata delle emergenze.

Confronto tra esperienze regionali e aziendali

Il corso analizza le differenti esperienze maturate a livello regionale e aziendale, mettendo a confronto modelli operativi, procedure di attivazione e organizzazione delle risorse. Questo approccio comparativo permette di individuare punti di forza e criticità, con l’obiettivo di costruire un sistema più omogeneo e reattivo a livello nazionale.

Piani di emergenza e quadro normativo

Un aspetto fondamentale nella gestione delle maxiemergenze è la presenza di piani di emergenza chiari, condivisi e costantemente aggiornati. Ogni struttura sanitaria è chiamata a predisporre protocolli operativi che consentano di reagire tempestivamente a situazioni impreviste, minimizzando i rischi per pazienti e operatori.

I principali strumenti organizzativi sono:

  • PEIMAF (Piano di Emergenza Interna per il Massiccio Afflusso di Feriti):
    • Definisce le modalità di gestione in caso di arrivo simultaneo di numerosi pazienti;
    • Stabilisce i criteri di triage e l’allocazione delle risorse umane e tecnologiche;
    • Regola la comunicazione con le centrali operative e il coordinamento dei reparti ospedalieri;
    • È determinante per evitare il sovraccarico delle strutture e garantire un controllo operativo efficace.
  • PEIVAC (Piano di Evacuazione):
    • Disciplina le procedure per evacuare in sicurezza ospedali o reparti;
    • Indica percorsi, modalità di trasferimento e priorità di evacuazione dei pazienti;
    • Organizza le aree di raccolta per ridurre i rischi soprattutto per le persone più fragili;
    • Trova applicazione in scenari come incendi, terremoti, eventi sismici o emergenze strutturali.

Entrambi i piani si collocano all’interno di un quadro normativo preciso, che prevede:

  • L’obbligo di predisposizione dei piani secondo il D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • L’adeguamento alle circolari ministeriali e linee guida regionali;
  • L’aggiornamento periodico dei protocolli;
  • L’organizzazione di esercitazioni pratiche per testare la prontezza delle strutture e migliorare il coordinamento con i servizi territoriali e la Protezione Civile.

In questo modo, PEIMAF e PEIVAC non sono semplici documenti formali, ma veri e propri strumenti operativi che, se correttamente applicati, possono determinare l’efficacia della risposta sanitaria in situazioni di maxiemergenza.

Catena di comando e organizzazione ospedaliera

La gestione delle maxiemergenze richiede una catena di comando chiara e condivisa. Il corso illustra i ruoli e le responsabilità di ogni figura coinvolta — dal Direttore Medico di Presidio all’Hospital Disaster Manager, fino ai responsabili di triage e logistica — mettendo in evidenza come la chiarezza organizzativa sia decisiva per ridurre i tempi di risposta.

Il metodo SISmax: un modello integrato

Il percorso formativo è realizzato in collaborazione con SISmax, il metodo ideato dal Dottor Lubrani che fornisce strumenti operativi semplici e adattabili a diversi scenari emergenziali. Le “schede TAPE”, utilizzate per guidare i professionisti nelle azioni prioritarie, permettono di mantenere ordine e coordinamento anche nelle situazioni più caotiche, favorendo la collaborazione tra ospedali, centrali operative e servizi territoriali.

Il corso, dunque, non si limita a descrivere le procedure di attivazione di una maxiemergenza, ma mette in luce l’importanza di un approccio integrato che coniughi prevenzione, innovazione e formazione. Simulazioni periodiche, aggiornamento dei piani e l’impiego di strumenti avanzati — come l’intelligenza artificiale applicata al triage e alla distribuzione delle risorse — rappresentano oggi leve fondamentali per rendere il sistema sanitario più resiliente, pronto ed efficace. In questo scenario, la formazione dei professionisti sanitari diventa l’elemento chiave per trasformare procedure complesse in risposte coordinate, capaci di garantire la sicurezza di pazienti e operatori anche nelle situazioni più critiche.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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