Pnrr, per le Regioni occorre “rivedere il piano”. Le notizie della settimana

Ecco cosa è successo nel settore sanitario nell’ultima settimana

Sommario
  1. Caldo torrido, il Ministero della Salute alle Regioni: “Rafforzare la risposta”
  2. Contratto medici. Aran: “Restano aperte alcune questioni”
  3. Pnrr, le Regioni: “Occorre rivedere il Piano”
  4. Si è insediato il Tavolo tecnico su DM70 e DM77

Il Ministero della Salute ha emesso una circolare con raccomandazioni per affrontare l'emergenza caldo e mitigare gli effetti delle ondate di calore in Italia. Tra le misure proposte, vi è l'attivazione del "Codice Calore" nei Pronto Soccorso per fornire assistenza prioritaria a coloro colpiti dal caldo. Nel settore medico, l'Aran ha concluso una due giorni di contrattazione con i sindacati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della dirigenza medica e sanitaria. Alcune questioni restano aperte, ma si spera di arrivare a una firma condivisa prima della pausa estiva. Passando poi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, le Regioni ritengono necessaria una revisione parziale a causa di mutamenti geopolitici e crescenti costi delle materie prime. Le Regioni hanno segnalato criticità sulla sanità, inclusi aspetti come coperture economiche, risorse professionali, digitalizzazione del sistema sanitario e telemedicina. Si è infine ufficialmente insediato, presso il Ministero della Salute, il Tavolo tecnico per lo studio delle criticità emergenti dall’attuazione del Regolamento dell’assistenza ospedaliera (DM70) e dall’attuazione del Regolamento dell’assistenza territoriale (DM77).

Caldo torrido, il Ministero della Salute alle Regioni: “Rafforzare la risposta”

Il Ministero della Salute ha emesso una circolare contenente importanti raccomandazioni per affrontare l'emergenza caldo e mitigare gli effetti delle ondate di calore che stanno colpendo il territorio italiano nelle ultime settimane. Una delle principali misure proposte è l'attivazione del "Codice Calore" nei Pronto soccorso, che prevede un percorso assistenziale preferenziale e differenziato per coloro che necessitano di cure legate al caldo. Questo permetterà di garantire un'assistenza più rapida ed efficace per le persone vulnerabili colpite dalle alte temperature.

Per facilitare l'accesso alle cure e alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso, si raccomanda inoltre l'attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per trattare i casi legati agli effetti del caldo. Questa iniziativa contribuirà a garantire una copertura medica costante e un'adeguata assistenza sul territorio. Il potenziamento del servizio di guardia medica è un'altra azione prioritaria suggerita dalla circolare. Ciò permetterà di avere a disposizione più risorse mediche per far fronte all'aumento delle richieste di assistenza durante le ondate di calore.

Inoltre, per favorire l'assistenza domiciliare e ridurre gli accessi inappropriati ai Pronto soccorso, si prevede la riattivazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale e Recupero (Uscar). Queste unità saranno in grado di fornire cure e assistenza direttamente a casa delle persone, evitando così la necessità di recarsi al Pronto soccorso quando non strettamente necessario. Per sensibilizzare la popolazione sull'importanza di proteggersi dal caldo, il Ministero invita a diffondere ampiamente la campagna di comunicazione "Proteggiamoci dal caldo." Questa campagna fornirà ai cittadini informazioni cruciali su come affrontare e proteggersi dalle temperature elevate.

Infine, il Ministero ricorda che sono disponibili quotidianamente sul portale del Ministero della Salute i bollettini caldo attivi dal 15 maggio fino al 15 settembre, al fine di monitorare costantemente la situazione e adottare misure preventive adeguate.

Contratto medici. Aran: “Restano aperte alcune questioni”

Si è conclusa all’Aran la due giorni di contrattazione con i sindacati per superare le ultime difficoltà e arrivare alla firma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della dirigenza medica e sanitaria relativa al triennio 2019-21. Il presidente dell’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Antonio Naddeo, ha dichiarato che “la prossima doppia convocazione per i sindacati rappresentativi è fissata al 25 e 26 luglio. Restano aperte alcune questioni che riguardano l’orario di lavoro, la pronta disponibilità, le guardie e alcune indennità economiche”. L’obiettivo è quello di arrivare alla firma con un testo il più possibile condiviso e vantaggioso per la categoria, auspicabilmente prima della pausa estiva.

Pnrr, le Regioni: “Occorre rivedere il Piano”

“La Conferenza delle Regioni ritiene necessaria una parziale revisione del Piano di ripresa e resilienza su tempistiche e la messa a terra di alcuni interventi previsti”. È quanto dichiarato da Marco Alparone, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel corso dell’audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell'Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica. “Tale esigenza – spiega Alparone – si pone a causa del mutamento degli scenari geopolitici e di un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e alle difficoltà del loro reperimento”. Nello specifico le Regioni hanno anche segnalato le maggiori criticità sulla sanità, che riguardano: coperture economiche, dotazione di risorse professionali, digitalizzazione Dea, Fascicolo sanitario elettronico, telemedicina e DNSH (Do No Significant Harm).

Si è insediato il Tavolo tecnico su DM70 e DM77

Si è ufficialmente insediato, presso il Ministero della Salute, il Tavolo tecnico per lo studio delle criticità emergenti dall’attuazione del Regolamento dell’assistenza ospedaliera (DM70) e dall’attuazione del Regolamento dell’assistenza territoriale (DM77). «Si tratta di un passaggio importante – commenta Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici CIMO, che siede al Tavolo – poiché, come abbiamo sempre sostenuto, evidenzia la necessità di affrontare congiuntamente le criticità della sanità ospedaliera e di quella territoriale, creando una vera filiera della salute che ponga al centro i bisogni del paziente».

Al tavolo c’è anche FNOPI (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche). In una recente intervista a Trend Sanità, Monica Cirone (delegata FNOPI), ha dichiarato che l'obiettivo della presenza dell’ organizzazione al tavolo è mettere a disposizione le loro competenze per immaginare il nuovo Servizio sanitario nazionale, grazie alla possibilità di lavorare su due decreti cruciali e condividere le loro proposte di innovazione o modifica riguardo gli aspetti dell'assistenza ospedaliera e territoriale. Cirone sottolinea inoltre l'importanza di dare un contributo costruttivo alla ridefinizione della sanità, specialmente considerando il forte impatto della componente infermieristica. Con 400mila unità, essa costituisce il 40% del personale impegnato nei servizi ospedalieri.

Di: Arnaldo Iodice

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