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Diritti e lavoro: inizia a Milano il futuro dei medici. 22 milioni di euro ai camici bianchi lombardi

25/07/2017

Diritti e lavoro: inizia a Milano il futuro dei medici. 22 milioni di euro ai camici bianchi lombardi

Restituite dallo stato le somme negate durante la scuola di specializzazione tra il 1978 ed il 2006. Ecco tutti i nodi da sciogliere, le novità e le soluzioni per la professione. Nel confronto tra Consulcesi, gli ospedali privati, le assicurazioni e i sindacati

I diritti riconosciuti e quelli da far ancora rispettare, le opportunità da cogliere, i rischi da evitare. Il futuro della professione medica al centro dell’incontro, organizzato a Milano da Consulcesi, con operatori sanitari, sindacati, istituzioni e i principali interlocutori del settore. Alla presenza di Filippo Leonardi, Direttore Generale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Leonardo Martinelli, Chief Claims Officer AmTrust, Danilo Mazzacane, Segretario Generale CISL Medici Lombardia e Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi, sono state presentate proposte, soluzioni e azioni concrete in favore della categoria. A partire dai rimborsi riconosciuti ai medici specialisti grazie alle azioni collettive portate avanti da Consulcesi, per merito delle quali, proprio oggi, oltre 600 medici specialisti, in prevalenza lombardi, hanno ottenuto il rimborso – complessivamente superiore a 22 milioni di euro – per la mancata o parziale retribuzione durante la scuola di specializzazione, frequentata tra il 1978 ed il 2006.

Insieme al sentito tema delle borse di studio negate agli ex specializzandi, il confronto – moderato dal giornalista di La7 e di Radio24 – Il Sole 24 Ore, David Parenzo – ha analizzato anche un’altra rilevante tematica per la categoria: la Legge 24/2017, ovvero la riforma della responsabilità professionale a firma dell’onorevole Federico Gelli e del senatore Amedeo Bianco, la cui portata rivoluzionaria coinvolge tutti gli esercenti le professioni sanitarie. Proprio l’onorevole Gelli ha voluto inviare un messaggio per questo incontro, evidenziando che “il provvedimento in tal senso completa quanto già anticipato nella legge di stabilità del 2016. Ciò consentirà di promuovere e calibrare nei contesti organizzativi e professionali specifici, attività educative e formative sulla sicurezza e la qualità delle cure“. Tra gli aspetti più significativi, il capitolo della formazione legato al risk management, alle linee guida e alla necessità di raggiungere un adeguato compromesso tra le novità legislative e le difficoltà, incontrate e palesate da molti professionisti, di trovare formule adeguate e vantaggiose per assicurarsi le coperture assicurative. Esigenza su cui Consulcesi, con il partner SanitAssicura, è costantemente a disposizione dei medici per individuare le soluzioni più adatte. E in tal senso vanno gli interessanti spunti forniti da Leonardo Martinelli, Chief Claims Officer di AmTrust, colosso americano, presente in Italia dal 2009, leader nel settore della sanità pubblica con una quota di mercato di oltre il 60% per coperture stipulate con gli ospedali e oltre 100mila medici assicurati: “La Legge Gelli è una svolta fondamentale, ma attendiamo ancora i decreti attuativi che la rendano completa. I medici ne escono tutelati, ma hanno l’obbligo di assicurarsi. Per noi compagnie uno degli elementi decisivi è quello della formazione e dell’aggiornamento continuo in medicina. Un medico aggiornato è una garanzia per le assicurazioni”. Concetto ribadito ed esplicitato anche dal Direttore Commerciale AmTrust, Salvatore Punzo: “Proprio per questo stiamo studiando meccanismi premiali per ridurre i premi assicurativi ai medici in regola con l’ECM“.

Un’altra importante tematica affrontata è quella legata all’accesso alla professione e lo sviluppo delle carriere sanitarie. Percorsi che non possono assolutamente prescindere dalle novità e dalle opportunità tecnologiche. In questa direzione va il nuovo portale AIOP Job, la prima banca dati on line a disposizione di tutti i professionisti della salute: medici, infermieri, tecnici, amministrativi in cerca di lavoro e opportunità di carriera, che potranno inserire il loro curriculum vitae all’interno del portale di AIOP, raggiungendo le 500 strutture ospedaliere private e accreditate, associate ad AIOP e presenti su tutto il territorio nazionale. Presto AIOP Job sarà messo a disposizione anche degli oltre 100mila medici Consulcesi che potranno ricercare le opportunità di carriera direttamente nell’Area Riservata. Di recente è stata raggiunta una importante intesa tra AIOP e Consulcesi dedicata ai giovani professionisti sanitari. La sinergia è fondamentalmente incardinata su due punti chiave: tutela e formazione a cui si aggiungono servizi e strumenti utili per acquisire competenze necessarie per farsi largo nel mondo del lavoro. “AIOP Job è uno strumento molto semplice ed efficace – ha spiegato Filippo Leonardi, Direttore Generale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) – per offrire il servizio da un lato agli associati e dall’altro a tutti gli operatori della sanità che guardano con sempre più interesse alla possibilità di crescita professionale all’interno delle strutture private”.

Responsabilità professionale, assicurazioni, lavoro e le altre numerose questioni che riguardano la professione medica al centro dell’intervento di Danilo Mazzacane, Segretario Generale CISL Medici Lombardia, che si è soffermato anche sulla significativa azione di Consulcesi per il riconoscimento dei diritti degli operatori sanitari: dalle battaglie contro i turni massacranti alla vicenda degli ex specializzandi, che segna un’altra importante tappa per il diritto di tutti i medici che tra il 1978 ed il 2006 si sono visti negare il corretto trattamento economico, previsto dalle direttive europee (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE) a cui l’Italia si è adeguata solo dopo la condanna della Corte di Giustizia europea: “Cifre notevoli che pesano sullo Stato e di questo passo, sentenza dopo sentenza, arriveranno ad oltre 5 miliardi. Con questa somma si potrebbe fare tantissimo per intervenire sulla sanità italiana in particolare agevolando i giovani medici e i colleghi donna. Per questo riteniamo indispensabile arrivare allo sblocco del Ddl 2400 per la transazione su cui i vertici della categoria non hanno fatto abbastanza“.

Questi assegni per oltre 22 milioni di euro consegnati oggi a Milano a più di 600 medici si aggiungono agli altri 30 milioni restituiti negli ultimi mesi in tutta Italia a centinaia di professionisti e agli 11 milioni delle scorse settimane a Palermo. Recenti sentenze confermano il netto orientamento della giurisprudenza a favore dei ricorrenti. Sono anni che il team legale di Consulcesi ottiene vittorie per gli ex specializzandi, in favore dei quali ha già fatto riconoscere oltre 530 milioni di euro. Si tratta di una cifra destinata a crescere in breve tempo visto che sono attese nuove pronunce dai Tribunali: secondo le stime, lo Stato rischia un esborso complessivo superiore ai 5 miliardi di euro.

Per questo motivo – ha affermato Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi -, da tempo si richiama l’attenzione delle istituzioni alla ricerca di una soluzione politica, che sembrava potesse essere quella proposta al Senato attraverso l’accordo transattivo previsto dal Ddl 2400. Il provvedimento, però, rischia ora di arenarsi nelle Commissioni parlamentari. Le modifiche proposte (spesso, paradossalmente, proprio da chi rappresentava i medici) hanno finito con “allargare le maglie” delle richieste allungando i tempi e minando la sostenibilità economica del provvedimento. Questo ora mette a rischio il diritto di migliaia di medici specialisti vista l’imminente scadenza dei termini prescrittivi. Sebbene i nostri legali ritengano che in assenza di una norma attuativa, secondo i principi stabiliti dalla Cassazione, i termini di prescrizione non inizino a decorrere, invitiamo i medici specialisti a tutelarsi per far valere il diritto al rimborso, già riconosciuto a migliaia di medici. Per farlo è possibile seguire due strade: produrre un atto interruttivo non oltre il 20 ottobre oppure avviare l’azione legale, aderendo alla prossima imminente azione collettiva. A disposizione mille consulenti che rispondono al numero verde e direttamente sul sito”.