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Orari di lavoro, ai medici scatta la deregulation

Orari di lavoro, ai medici scatta la deregulation

Rispettare i diritti degli operatori sanitari in tema di orario di lavoro per difendere la salute del servizio sanitario: è, in sintesi, la richiesta avanzata dal sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, Gruppo Conservatori e Riformisti Italiani (Cri) in una interrogazione urgente ai ministri della Salute e dell’Economia e Finanze, sottoscritta anche dai senatori Aiello, Floris, Rizzotti e Scavone contro l’intervento legislativo del Governo, “palesemente inadempiente” e sul quale si annuncia una valanga di ricorsi, con risarcimenti di diversi miliardi di euro su una stima di 106mila dipedenti del Servizio sanitario nazionale. 

L’iniziativa è stata illustrata ieri nel corso di una conferenza stampa al Senato a cui hanno partecipato, oltre ai senatori, anche i rappresentanti del Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri, e di Consulcesi.

Lo Stato italiano, infatti, ha recepito la direttiva comunitaria n.88 del 2003 con il decreto legislativo n. 66/2003, ma ne ha poi modificato alcuni articoli nella Finanziaria del 2008 in maniera impropria, determinando di fatto una deregulation degli orari di lavoro dei medici.

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