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Test medicina, a Roma flashmob dei supereroi contro il numero chiuso

“L’intero sistema è da rivedere perché non risponde al criterio della meritocrazia” attacca Sara Saurini, avvocato di Consulcesi. Il rettore Gaudio: per eliminare lo sbarramento servirebbero investimenti per adeguare corsie, laboratori e docenti.
Anche i supereroi indossano il camice e si schierano contro il numero chiuso a Medicina. Mentre i cinquemila studenti iscritti al test di ingresso all’università La Sapienza si preparavano ad entrare in aula, in piazzale Aldo Moro va in scena la protesta, organizzata da Consulcesi, con protagonisti Spiderman e Wonderwoman, per sottolineare quanti “super poteri” deve avere chi oggi vuole diventare medico. “Per eliminare il numero chiuso ci dovrebbero essere degli investimenti per adeguare gli spazi, i laboratori, i docenti e le corsie” dice il rettore della Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio. “Nelle condizioni attuali spero che il numero chiuso rimanga. Quando negli anni ’60 e ’70 c’era il numero aperto gli studenti avevano difficoltà a seguire le lezioni e ad andare in corsia. Bisogna mettere – ha concluso – nelle condizioni i ragazzi di studiare e di diventare dei buoni medici”.

Solo 11.568 posti disponibili

Gli iscritti alla prova di Medicina solo nell’ateneo romano sono 5.733 (in crescita rispetto al 2018 quando erano stati 5.52).per un totale di 985 posti disponibili (l’anno scorso erano 833). A livello nazionale,il numero degli iscritti è di 68.694 (erano 67.005 nel 2018) per 11.568 posti disponibili (contro i 9.779 dello scorso anno, esclusi quelli in Odontoiatria che sono un altro migliaio). “Oltre a non essere sufficienti i posti messi a disposizione – dice Sara Saurini, avvocato di Consulcesi – l’intero sistema dei test di ingresso è da rivedere perché non risponde al criterio della meritocrazia: è necessario un intervento politico. Senza contare le irregolarità che spesso emergono nel modo in cui sono poste le domande. E su questi noi raccoglieremo le segnalazioni degli studenti”.

“È il terzo test”

“Mia figlia ha 21 anni ed è al secondo anno di biologia a Viterbo – racconta una mamma che attende il termine delle prove alla Sapienza- è già la terza volta che prova a entrare a medicina e ha già detto che, se non passerà la prova, andrà in America, perché il suo sogno è quello di diventare un medico. Il primo anno non era adeguatamente preparata, l’anno scorso il test era difficilissimo e infatti quest’anno è stato modificato. Speriamo per questa ultima volta, io la aspetto qui”.

Le tappe

Il contenuto della prova è identico per tutte le Università sul territorio nazionale ed è predisposto dal Miur. Il test è basato su 60 quesiti con 5 opzioni di risposta su argomenti di cultura generale (12), di ragionamento logico (10), di biologia (18), di chimica (12) e di fisica e matematica (8). Ogni risposta esatta vale 1,5 punti, quella errata meno 0,4 punti, 0 punti per ogni domanda rimasta in bianco. La graduatoria sarà unica a livello nazionale e le sedi saranno assegnate in base alle opzioni in ordine discendente di graduatoria e in base alle preferenze indicate dallo studente all’atto dell’iscrizione al test. I punteggi saranno pubblicati il 17 settembre sul sito www.universitaly.it e il primo ottobre sempre sullo stesso portale sarà pubblicata la graduatoria nazionale di merito nominativa.

Fonte: Il Corriere della Sera