In base alla direttiva comunitaria del 1982 (82-76 CEE) i medici che frequentavano un corso di specializzazione avrebbero dovuto ricevere un’adeguata remunerazione. Una direttiva recepita dello Stato italiano, peraltro parzialmente, solo nel 1991. Il D. Lgs. n. 257 dell’8 agosto 1991 stabiliva così per gli specializzandi iscritti dall’anno accademico 1991/1992 11.103 euro per ogni anno di specializzazione, ma nulla per quelli immatricolatisi alla specializzazione dopo il 1° gennaio 1983 o che a quella data stessero già frequentando i corsi da alcuni anni.
Dopo un’ininterrotta serie di sentenze favorevoli nei tribunali di tutta Italia, forti anche dei pareri pro veritate di insigni giuristi, siamo così riusciti a far riconoscere a tantissimi ex specializzandi oltre 530 milioni di euro. Una vittoria che sarà davvero piena quando il Parlamento approverà in via definitiva quel disegno di legge per il quale ci siamo sempre battuti, volto a riconoscere, grazie a un accordo transattivo con lo Stato, il giusto rimborso a migliaia di medici.