Le notizie della settimana in Sanità (26-30 giugno)

Ecco cosa è successo nel settore sanitario nell’ultima settimana, dall’aumento dei posti disponibili a Medicina a misure europee più stringenti per la qualità dell’aria.

Sommario
  1. Medicina: aumentano i posti, ma Numero Chiuso rimane
  2. Inquinamento: Consulcesi, con nuova stretta dell’Ue sui limiti, + 10% comuni "fuori legge"
  3. Covid, Oms Europa: mille morti a settimana e 36 milioni con Long Covid
  4. Nuova Commissione ECM al via. Soddisfatte le associazioni di Provider

Aumentano i posti disponibili nei corsi di laurea in Medicina. Per l'anno accademico 2023/2024 ne sono previsti 18.133 contro i 16.354 dell’anno scorso. Il Parlamento europeo ha inserito misure più stringenti nel nuovo regolamento comunitario sulla qualità dell'aria. Per questo il network legale di Consulcesi prevede un aumento del 10% comuni italiani “fuori legge” e di conseguenza un aumento dei cittadini che potranno aderire all’azione collettiva “Aria Pulita”, finora riservata ai residenti di oltre 3.300 comuni. L'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità presenta nuovi dai sul Covid, che al moneto è causa di mille morti a settimana. Secondo le nuove stime, ci sarebbero in Europa 36 milioni di persone con Long Covid, 1 persona su 30. È invece previsto nella prima settimana di luglio l'insediamento della nuova Commissione nazionale ECM, annunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci.

Medicina: aumentano i posti, ma Numero Chiuso rimane

Ci sono più speranze di successo per gli studenti che quest'anno proveranno a entrare nel corso di laurea in Medicina. Per l'anno accademico 2023/2024 ci saranno precisamente ben 18.133 posti a disposizione contro i 16.354 dell’anno scorso. Le Regioni hanno infatti dato il via libera al fabbisogno proposto dal ministero della Salute di laureati sia in Medicina a ciclo unico che a quelli per le professioni sanitarie, come gli infermieri per i quali ci saranno a disposizione 26.899 posti ai corsi di laurea a livello nazionale. Ora manca solo la pubblicazione ufficiale dei fabbisogni e sarà così confermato l'aumento degli ingressi a Medicina.

Si tratta di una misura che si spera possa aiutare in futuro a risolvere l'annoso problema di carenza di medici, e in generale di professionisti sanitari, in Italia. Quest’anno si partiva da una prima soglia fissata a febbraio scorso di 14.787 accessi a Medicina e l’idea annunciata più volte dal ministro dell'Università Anna Maria Bernini e dal ministro della Salute Orazio Schillaci è quella di alzare questa soglia del 20-30%, fino ad arrivare 18.133 posti, a cui se ne aggiungono 1.248 per Veterinaria e 1.535 per Odontoiatria. Nei piani del Governo c'è l'obiettivo di arrivare 30mila ingressi in più del previsto in 7 anni, mantenendo comunque sempre il numero chiuso.

Inquinamento: Consulcesi, con nuova stretta dell’Ue sui limiti, + 10% comuni "fuori legge"

Con la riduzione dei valori limite degli inquinanti atmosferici approvata dal Parlamento europeo, inserita nel nuovo regolamento comunitario sulla qualità dell’aria, aumenteranno i comuni italiani “fuori legge”. Secondo le stime del network legale di Consulcesi, i nuovi parametri porteranno a un’estensione dei territori italiani considerati inquinati e quindi, anche a un aumento dei cittadini che potranno aderire all’azione collettiva “Aria Pulita”, finora riservata ai residenti di oltre 3.300 comuni.

I nuovi valori soglia europei, secondo gli esperti Consulcesi, andranno dunque ad allargare di circa il 10% la platea dei possibili nuovi partecipanti all’azione collettiva “Aria Pulita”. ”Sono già diverse migliaia le adesioni finora ricevute, che continuano a crescere di giorno in giorno”, riferisce Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi. “Così come è avvenuto recentemente in Francia, aver risvegliato la coscienza degli italiani sul diritto a respirare aria pulita sta facendo moltiplicare le richieste di partecipazione alla nostra iniziativa legale che punta a ‘costringere’ le istituzioni a risarcire i cittadini italiani a cui non è stato garantito il diritto a vivere in un ambiente salubre”, aggiunge.

Covid, Oms Europa: mille morti a settimana e 36 milioni con Long Covid

La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati da Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

“Anche se non è più un’emergenza sanitaria pubblica globale, Covid non è scomparso”, dice Kluge. “Quasi mille nuovi morti continuano a verificarsi in tutta la regione ogni settimana – ricorda – e si tratta di una sottostima, considerato il calo dei Paesi che segnalano regolarmente i decessi Covid-19 all’Oms”. Il coronavirus Sars-CoV-2 “continua a colpire in modo sproporzionato i più deboli e i più vulnerabili”, rimarca Kluge, ribadendo l’importanza del vaccino.

“La priorità – raccomanda Kluge – deve essere vaccinare le popolazioni vulnerabili, gli anziani, i pazienti con condizioni mediche di base e gli immunocompromessi. Per questi gruppi dovremmo garantire una copertura vaccinale di almeno il 70%, comprese le dosi di richiamo primarie e aggiuntive”. Nel frattempo, continua a dilagare l’epidemia di Long Covid. “Quasi 36 milioni di persone nella regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità potrebbero avere sperimentato il Long Covid nei primi 3 anni di pandemia. Si tratta di circa un europeo su 30 nell’ultimo triennio”, sottolinea Kluge.

Nuova Commissione ECM al via. Soddisfatte le associazioni di Provider

Sta per insediarsi la nuova Commissione nazionale ECM, il via sarà dalla prima settimana di luglio. Ad annunciarlo il Ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso del suo intervento all’evento “Cogeaps in collaborazione con Agenas: Prospettive e sfide dell’ECM”. Le associazioni di provider esprimono soddisfazione e pongono insieme prossime sfide e obiettivi, nell’ottica di una sempre maggiore e proficua collaborazione con la commissione per il superamento delle sfide complesse a livello nazionale.

“Siamo molto soddisfatti”, commenta Simone Colombati, Presidente di Formazione nella Sanità. “Auspichiamo che prosegua il dialogo che era cominciato con la scorsa commissione e chiediamo una sempre maggiore rappresentatività dei Provider italiani all’interno della stessa”. Per Susanna Priore, Presidente di ECM Quality Network “C’è tanto da fare in questi mesi di attesa molte attività sono rimaste in sospeso, pensiamo al rinnovo degli accreditamenti standard o l’ingresso di nuovi Provider. Ora finalmente abbiamo un organismo che è in grado di seguire le nostre richieste”

Di: Valentina Arcovio

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