Le notizie della settimana in Sanità (5-9 giugno)

Ecco cosa è successo nel settore sanitario nell’ultima settimana

Sommario
  1. "In Italia cresce rischio di infezioni legate al clima". Aumentati del 135% i fenomeni climatici eccezionali
  2. Schillaci: “Nel 2025 per Fondo 9 miliardi in più rispetto al 2021”
  3. Inchiesta Covid, il Tribunale dei Ministri archivia Conte e Speranza
  4. L’Intelligenza artificiale al servizio di sanità e medicina legale. Il convegno a Roma

Pubblicati dati allarmanti per l’Italia in occasione della giornata dell’ambiente. Il ministro della Salute Schillaci parla del finanziamento del Fondo sanitario. Novità importanti sull’inchiesta relativa alla gestione della pandemia. A Roma si discute di come l’intelligenza artificiale può migliorare il settore sanitario (e, in particolare, la medicina legale). Ecco le principali notizie della settimana.

"In Italia cresce rischio di infezioni legate al clima". Aumentati del 135% i fenomeni climatici eccezionali

Nel nostro Paese stiamo assistendo a un aumento significativo di fenomeni climatici eccezionali. Dall’inizio dell’anno siamo stati testimoni di 122 eventi estremi, rispetto ai 52 dello stesso periodo dell'anno precedente, con un aumento del 135%. Questi dati, riportati da Legambiente in occasione della giornata dell’ambiente (che si è celebrata il 5 giugno), riflettono una situazione allarmante non solo per l’Italia ma per tutto il pianeta.

Secondo l’associazione, nel nostro Paese è necessario approvare il Piano di adattamento climatico, aggiornare entro fine mese il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima e approvare una legge contro il consumo di suolo. Legambiente lancia poi un appello al governo Meloni: “Per aiutare l’ambiente e contrastare la crisi climatica in atto, servono politiche climatiche più ambiziose accompagnate da interventi concreti sia a livello nazionale sia a livello europeo”.

E sempre in occasione della giornata dell’ambiente, la Società italiana di igiene afferma che nel nostro Paese "è previsto un aumentato rischio e un'aumentata aggressività di malattie infettive correlate al clima e in particolare quelle causate da vettori come le zanzare, quali la malaria, la Dengue, la febbre da Chikungunya, la febbre West Nile".

Schillaci: “Nel 2025 per Fondo 9 miliardi in più rispetto al 2021”

“Questo Governo, nonostante le oggettive difficoltà economiche, la crisi energetica e la guerra russo-ucraina, ha aumentato le risorse destinate alla sanità”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento all’Università Cattolica a Roma, in occasione della 28esima edizione della Conferenza annuale dell'European Health Management Association (Ehma). “Nel triennio 2023-2026 – ha spiegato – sono stati stanziati circa 7 miliardi e mezzo di euro in più rispetto al passato. Solo nel 2023 abbiamo reso disponibili 3 miliardi e mezzo in più. Nel 2025 il Fondo sanitario nazionale crescerà di circa 9 miliardi di euro in più rispetto al 2021, anno caldo sul fronte del contrasto al Covid”.

Per Schillaci “è prioritario ripensare i nostri modelli organizzativi e lo vogliamo fare cambiando la prospettiva dalla quale guardiamo al sistema sanitario: sino ad ora è stato pensato e costruito partendo ‘dal lato dell’offerta’, dal lato degli operatori. Dobbiamo riprogettare il sistema sanitario mettendoci decisamente dalla parte di chi ne beneficia, dalla parte dei cittadini e dei pazienti. Questo vuol dire riorganizzare la sanità non come un insieme di strutture per l’assistenza, ma come un insieme armonico di processi assistenziali governati da professionisti e manager preparati che abbattono gli steccati tra ospedali e territorio garantendo così la reale presa in carico dei problemi delle persone nel lungo periodo”.

Inchiesta Covid, il Tribunale dei Ministri archivia Conte e Speranza

Aperta nel mese di aprile del 2020 dalla Procura, poco dopo l'inizio della pandemia da SARS-CoV-2, l'indagine condotta a Bergamo riguardante la gestione della crisi pandemica vedeva coinvolti anche Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute di allora erano accusati di omicidio colposo ed epidemia colposa. Le loro posizioni sono però state definitivamente archiviate. Uno degli obiettivi dell'inchiesta era di stabilire se la mancata istituzione di una zona rossa abbia contribuito alla diffusione del virus ma per i magistrati "manca la prova" che 57 persone sarebbero morte "per la mancanza della senza zona rossa".

Secondo il Tribunale “le omissioni e i ritardi descritti dalla nota di trasmissione della Procura di Bergamo riguardano attività amministrative, distinte dalle funzioni ministeriali di indirizzo politico-amministrativo, di esclusiva pertinenza del Segretario generale del Ministero della Salute e delle Direzioni generali. Al Ministro della Salute era preclusa qualsiasi ingerenza nello svolgimento di tali attività. Non è stata ipotizzata, e non è comunque ravvisabile negli atti di indagine compiuti, alcuna interferenza del Ministro nell'attività degli organi burocratici ai quali spettava la funzione di amministrazione attiva. In particolare – si può leggere –, non risulta che egli abbia indotto i dirigenti ministeriali a ritardare od omettere le azioni di sorveglianza epidemiologica, di sanità pubblica, di verifica delle dotazioni dei dispositivi medici e delle risorse necessarie a contrastare la diffusione virale nonché a curare i pazienti e, infine, di formazione del personale sanitario". E poi: "Non è configurabile il reato di epidemia colposa in forma omissiva in quanto la norma in questione abbraccia la sola condotta di chi per dolo o per colpa diffonde germi patogenie quindi la responsabilità per omesso impedimento di un evento che si aveva l'obbligo giuridico di impedire risulta incompatibile con la natura giuridica del reato di epidemia".

L’Intelligenza artificiale al servizio di sanità e medicina legale. Il convegno a Roma

Le innovazioni apportate dall'intelligenza artificiale sono già evidenti per tutti, nonostante siano diventate rilevanti solo di recente. Questa evoluzione sta già toccando un po’ tutti i settori e gli aspetti della nostra vita e il campo della sanità non fa eccezione. L’intelligenza artificiale potrà svolgere un ruolo molto importante ma è fondamentale considerare anche i potenziali rischi associati. Pertanto, è cruciale essere preparati adeguatamente. Su questo tema, presso l'Università Sapienza di Roma, si è svolto un importante convegno l’8 e 9 giugno, intitolato "Le prospettive di gestione e assicurative nel contesto sanitario italiano", al quale hanno partecipato esperti provenienti da tutta Italia. Al centro di questi due giorni, dedicati alla medicina legale, c'è stata l'importanza della formazione: dalla valutazione del danno alla persona, alla gestione del rischio e alla sicurezza delle cure, considerando l'ampia implementazione dell'intelligenza artificiale, fino alle nuove forme di danno alla persona, come quelle legate alla "perdita di opportunità" e ai danni in situazioni particolari (ad esempio nell'età pediatrica e negli anziani), nonché quelli relativi alla sfera psicologica.

Di: Arnaldo Iodice

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