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Fondazione Consulcesi: prosegue il progetto d’inclusione “Insieme nella storia”

08/02/2023

Giunge alla seconda tappa il percorso di Fondazione Consulcesi insieme alla onlus Divertitempo, rivolto ai bambini con difficoltà cognitive e ai loro amici, alla scoperta della storia e del nostro territorio

Fondazione Consulcesi: prosegue il progetto d’inclusione “Insieme nella storia”

Si è svolta sabato 28 gennaio la visita al Palazzo Farnese di Caprarola che ha visto protagonisti ancora una volta i più piccoli. Una giornata all’insegna della scoperta e della curiosità ma, anche e soprattutto, dell’inclusione e della condivisione.

 

Questi i valori alla base del secondo appuntamento della collaborazione tra la Fondazione Consulcesi e Associazione Divertitempo.

 

L’evento infatti, fa seguito al XMAS BISCUIT, laboratorio culinario a tema realizzato durante le festività natalizie, e inaugura la serie di otto iniziative che compongono il progetto “Insieme nella storia”. Un percorso alla scoperta delle bellezze del territorio di Roma e provincia, nato dal comune desiderio dei due enti benefici di contribuire significativamente all’inclusione di bambini con disabilità e bisogni speciali, con il coinvolgimento costruttivo ed educativo di bambini normodotati.

 

Anche in questo caso, come già avvenuto in occasione dell’attività culinaria di Natale, la partecipazione ha visto il coinvolgimento dei dipendenti di Consulcesi Group e, in particolare, dei loro figli. Quest’ultimi, infatti, sono stati invitati a partecipare all’iniziativa per vivere un’altra esperienza ricreativa, ma anche educativa e di crescita positiva.

 

L’evento a Caprarola

 

Nonostante la neve che ha sorpreso l’Italia nell’ultimo sabato di gennaio, il pullman di ragazzi accompagnati dagli operatori dell’Associazione è partito alla scoperta della meravigliosa Villa Farnese di Caprarola, piccolo paese immerso nei boschi secolari in provincia di Viterbo.

 

La coinvolgente visita al palazzo dall’architettura rinascimentale costruito da Papa Paolo III è durata tutta la mattinata. Ad affascinare particolarmente i giovani visitatori sono stati gli innumerevoli affreschi sui soffitti delle stanze che hanno lasciato tutti a bocca aperta e naso all’insù. I ragazzi hanno poi avuto modo di continuare a conoscersi durante un pranzo in trattoria, tornando a Roma arricchiti di nuove conoscenze, storiche e interpersonali.

 

“È stato meraviglioso vedere come i ragazzi abbiano formato un gruppo unico, caratterizzato da attenzione e allegria, uniti dalla voglia di stare insieme e senza alcuna difficoltà di integrazione”, aggiunge Gianluca Morelli, presidente di Divertitempo. Infatti, la visita al Palazzo Farnese ha permesso di unire la scoperta culturale a valori quali l’apertura verso il prossimo priva di pregiudizi, il reciproco ascolto e la condivisione.

 

“Nella serie di progetti ‘Insieme nella storia’ ideata con l’Associazione Divertitempo ritroviamo pienamente i principi d’inclusione e di uguaglianza alla base della nostra mission – sottolinea il presidente di Fondazione Consulcesi Simone Colombati – Entrambi vogliamo sostenere lo sviluppo delle categorie più fragili della nostra società, a partire proprio dai più piccoli”.

 

Un passo in più verso ‘l’autonomia’

 

Un altro aspetto particolarmente a cuore alla Fondazione, come alle famiglie di ragazzi con disabilità e all’Associazione Divertitempo, è l’autonomia dei giovani.

 

“Questa uscita ha visto volontariamente l’assenza dei genitori perché crediamo sia importante favorire in ogni occasione lo sviluppo dell’indipendenza dei ragazzi con bisogni speciali e creare le condizioni affinché questi possano acquisire quante più abilità possibili per la costruzione di un futuro sempre meno dipendente dai loro caregivers”, aggiunge Morelli.

 

“La strada verso la costruzione di una rete sociale tutelante, organizzata e fruibile a tutti, come l’ha definita bene Gianluca Morelli di Divertitempo, è ancora lunga; ma se ognuno di noi dà il suo contributo sicuramente arriveremo più lontano”, conclude il presidente della Fondazione Consulcesi.

 

Cosa succederà “dopo di noi” è da sempre una delle più grandi preoccupazioni che affliggono le famiglie di ragazzi con bisogni speciali. L’innovazione sociale, il partenariato pubblico-privato e l’implementazione della qualità e della quantità dei servizi per le persone con disabilità devono guidare la costruzione della società del domani.

 

Fabiola Zaccardelli, BA (Hons) Journalism, University of Westminster