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Pasticcio test specializzazione: Consulcesi in piazza con i giovani camici bianchi

10/11/2014

COMUNICATO STAMPA
Una delegazione della principale realtà di tutela dei medici alla manifestazione davanti al Miur. Il legale di Consulcesi, avv. Cristiana Peghini: “Monitoraggio costante per garantire la regolarità del concorso e pronti a partire con i ricorsi ad hoc”

ROMA,  5 Novembre 2014 – “Regole chiare sul concorso, graduatorie trasparenti e pieno appoggio ai giovani medici in caso di ricorsi. Consulcesi, che da sempre sostiene le battaglie dei medici, è scesa in piazza, questa mattina, insieme agli aspiranti specializzandi, nella manifestazione di protesta davanti al ministero dell’Istruzione. Dopo il pasticcio dei quiz – nonostante il dietrofront del Miur che ha convalidato i test dei giorni scorsi per l’accesso alle scuole di specializzazione di Medicina – è esplosa la rabbia dei camici bianchi: hanno chiesto a gran voce “senso di responsabilità” per trovare una soluzione al problema e anche le “dimissioni del ministro” Stefania Giannini.

Consulcesi ha partecipato al sit-in con una propria delegazione. La principale realtà italiana di tutela medica, facendosi carico delle istanze dei giovani scesi in piazza, ha messo a disposizione l’esperienza, la competenza e la professionalità maturata nell’ambito della difesa dei diritti dei professionisti della sanità. Ed è stato garantito ai futuri specialisti un deciso supporto con la forza di un gruppo che ha già cambiato la giurisprudenza, in Italia ed in Europa, a favore dei medici.  Questo è testimoniato, solo per fare un esempio,  dal riconoscimento di oltre 362 milioni a favore di migliaia di ex specializzandi che non avevano ricevuto – tra il 1982 ed il 2006 –  il trattamento economico previsto dalle direttive Ue durante la scuola post-laurea.

La decisione del Miur di convalidare comunque la prova  – ha affermato il legale di Consulcesi Cristiana Peghini circondata dai giovani camici bianchi sui gradini del Ministero – ha risolto, per il momento, un pasticcio causato da un errore tecnico che ha messo in evidenza tutta la fragilità di un sistema che va rivisto.  Continueremo a monitorare gli sviluppi della situazione affinché venga trovata una soluzione in grado di assicurare prove selettive con regole chiare e trasparenti. Consulcesi è pronta anche a partire  con i ricorsi ad hoc, già annunciati in massa – conclude l’avvocato Peghini – con l’obiettivo, come sempre, di tutelare i medici; anche quelli del futuro“.