Dopo aver inviato una lettera aperta al Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, Consulcesi chiede trasparenza e meritocrazia nelle selezioni in programma da martedì prossimo
“Il concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di Medicina sia all’insegna della trasparenza e della meritocrazia; altrimenti sarà inevitabile una nuova valanga di ricorsi“. A pochi giorni dall’appuntamento che attendono migliaia di aspiranti specializzandi, Consulcesi torna a chiedere garanzie: sia per i sacrifici che continuano a sostenere i giovani nel loro percorso formativo, sia a tutela della stessa professione, il cui accesso va regolamentato in maniera inattaccabile.
L’appello è rivolto direttamente al ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini. La realtà leader nella tutela dei camici bianchi le aveva infatti già indirizzato una lettera aperta, dopo aver sostenuto i giovani medici sia nelle protese in piazza sia nelle aule dei Tribunali, attraverso i ricorsi. Scopo della missiva, ribadito in queste ore, è sollecitare la sua attenzione direttamente sulle prove.
“Numerosi aspiranti medici legati alla nostra realtà – spiega il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella – esprimono forti preoccupazioni, che stiamo riscontrando anche sui media, riguardo gli standard organizzativi ed i criteri di vigilanza che verranno adottati nei test. Dopo le criticità dello scorso anno che hanno generato ricorsi e ammissioni in sovrannumero, il MIUR ha annunciato di aver preso delle contromisure. Confidiamo che siano le più appropriate per evitare disagi, strumentalizzazioni e soprattutto per garantire a chi si affaccia alla professione di avere, in tutte le sedi d’Italia in cui si svolgeranno le selezioni, le stesse condizioni”.
Fonte: CorriereUniv.