Più di 10mila aspiranti medici di famiglia ‘bocciati’ ai test d’ingresso al Corso di formazione specifica in Medicina Generale. Su 11.704 candidati infatti solo 1 su 10 ce l’ha fatta. E’ quanto denuncia Consulcesi secondo cui cresce l’allarme per la carenza di camici bianchi. Di qui la creazione di una vera e propria task force legale con l’obiettivo di mitigare questo assurdo imbuto formativo e rimediare alla stortura cercando soluzioni legali utili a far accedere al Corso di formazione specifica in Medicina Generale più candidati esclusi possibili.
“Da Nord a Sud – commenta il presidente Massimo Tortorella – la partecipazione ai test per accedere al corso di formazione in medicina generale ha raggiunto numeri importanti, quasi 12mila candidati, peccato che solo poco più di 1300 futuri medici di famiglia ce l’hanno fatta”. In pratica quasi il 90% è stato scartato “e una buona fetta – afferma – deciderà di andare all’estero, lasciando il nostro paese in carenza di medici di famiglia”. Secondo Tortorella “neanche la pandemia è servita a riconsiderare questo spietato sistema di selezione che non premia sempre i più meritevoli”. “Le conseguenze non si ripercuotono solo sulla carriera dei medici, ma anche sull’efficienza del servizio sanitario nazionale e di riflesso sulla qualità delle cure e dell’assistenza offerte ai cittadini”, sottolinea. E conclude: “Presto moltissimi italiani si ritroveranno senza medico di famiglia. Succederà probabilmente proprio quando la loro presenza sul territorio diventerà ancora più importante per la gestione di una nuova emergenza, da quella attuale Covid-19 a quella postCovid”.
Fonte: Ansa