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“B” come Bambini: le vitamine che fanno bene ai più piccoli

16/05/2019

“B” come Bambini: le vitamine che fanno bene ai più piccoli

Il dottor Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri (Simpe), fornisce alcuni consigli per correggere le abitudini alimentari delle famiglie italiane.

Chi ha figli o chi sta per averne conosce l’importanza dell’assunzione delle vitamine per la crescita dei bambini. Sono soprattutto le vitamine B a favorire il pieno sviluppo dell’organismo: nutrienti che il corpo umano non è in grado di sintetizzare in modo autonomo e che vanno assunti per via esterna attraverso gli alimenti e, se necessario, mediante gli integratori.

Bambini e adolescenti hanno un metabolismo intenso che richiede l’assunzione di tutti i nutrienti a cominciare dalle vitamine B, presenti in particolare nella frutta e nella verdura.  Oltre il 46% dei giovanissimi, però, mangia male.

I bambini e gli adolescenti mangiano poca frutta e verdura mentre assumono dosi eccessive di proteine, grassi e zuccheri. Abitudini scorrette, che riflettono le cattive consuetudini delle famiglie italiane: i pasti sono irregolari, la prima colazione spesso viene saltata, l’alimentazione è poco varia e la quantità di nutrienti assunti è squilibrata.

Il fenomeno della cattiva alimentazione è confermato dai numeri. Un’indagine condotta sui pediatri ha dimostrato che oltre il 46% dei bambini mangia male.
In particolare, il 22,1% segue un regime alimentare carente e non equilibrato e un preoccupante 24,5% ha un’alimentazione del tutto squilibrata. Tra coloro che non seguono una dieta adeguata, il 41,8% dei bambini ha oltre 10 anni, il 28,4% ha tra i 6 e i 10 anni, il 19,5% ha tra i 3 e i 6 anni e il 10,3% ha tra 0 e 3 anni.

Un’alimentazione ricca di frutta (fresca e secca), verdure a foglia verde, carne, legumi e cereali integrali fornisce una dose sufficiente della maggior parte di queste vitamine. Ingredienti alla base della dieta mediterranea, riconosciuta a livello internazionale come la più completa e salutare, ma spesso rifiutati o consumati con riluttanza dai più piccoli. Le dosi giornaliere consigliate dai livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana variano a seconda dell’età e del genere.

Se la dieta del bambino è particolarmente monotona e non garantisce l’apporto sufficiente di vitamine B è possibile ricorrere agli integratori. «In seguito a un’anamnesi accurata il pediatra è in grado di effettuare un bilancio medico relativo allo stato di salute e, qualora si renda necessario, può intervenire con la somministrazione degli integratori», precisa il dottor Mele. Integratori sì, quindi, ma soltanto sotto stretto controllo medico.

Inoltre l’estate è il periodo nel quale la i mercati e supermercati abbondano di frutta e verdura di stagione che coincide con la fine dell’anno scolastico. In questo periodo i ragazzi hanno più tempo per stare all’aria aperta ma anche a tavola. Con l’aumento delle temperature è consigliabile consumare verdura (sia cruda che cotta) e frutta con la buccia (ricca della componente fibrosa). In questo modo le vitamine B1 e B2 miglioreranno l’attività dei muscoli e contrasteranno la sensazione di stanchezza favorendo una forma fisica ottimale, mentre le B3 e B6 contribuiranno al rinnovamento e alla cura della pelle, provata dall’esposizione ai raggi solari.


Il dottor Giuseppe Mele è membro del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, nonché responsabile del corso “La galassia delle vitamine B: come e quando integrare”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. Il corso si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.