Curare anche chi non può guarire
09/02/2018
La Dottoressa Paola Argentino, psico-oncologa, cura il corso FAD “L’immaginario della morte e i diritti del morente” sul tema dei diritti e dei bisogni dei malati terminali.
Il corso verte su consigli per i medici e gli operatori sanitari, volti a comprendere i bisogni emotivi e relazionali di chi è in fin di vita.
Con l’entrata in vigore della norma sul Biotestamento, d’ora in poi in Italia tutti i cittadini hanno il diritto di esprimere le loro decisioni future in materia sanitaria. Ma i medici, tutti i giorni, sono già a fianco di chi ha ricevuto una diagnosi drammatica, e devono affrontare la sfida della comprensione totale e piena della sofferenza dei propri pazienti nel fine vita.
Una sofferenza che si accompagna a dei bisogni ben precisi, non solo fisiologici, e che reclamano la giusta attenzione perché si cura anche chi non può guarire: esistono, infatti, malati inguaribili, non malati incurabili.
Vediamo quali sono quindi i particolari bisogni, che in realtà appartengono all’uomo in generale, che devono essere garantiti nell’ottica di una buona e adeguata cura per il paziente terminale.
Sicurezza. La centralità dell’arte medica è nella sacralità di prendersi cura dell’altro. Questo principio relazionale deve tenere conto della necessità del malato terminale di non sentirsi abbandonato, e di cogliere nel medico attenzione e rispetto delle sue difficoltà.
Appartenenza. Il paziente deve percepirsi in rapporto con gli altri, esprimendo pensieri ed emozioni.
Autostima. La condizione di paziente, soprattutto in fin di vita, è troppo spesso associata a una condizione di completa passività. Al contrario, questi malati necessitano non solo di sentirsi apprezzati, ma anche di poter in qualche modo intervenire nei processi decisionali.
Autorealizzazione. Nel fine vita, i pazienti hanno bisogno di rivalutare il senso della loro esistenza, senza rinunciare ad esprimere le proprie progettualità, per quanto le aspettative di sopravvivenza siano limitate a livello temporale.
Proprio per porre attenzione ai bisogni dei malati terminali, guidando i medici in un percorso di sensibilizzazione verso i loro pazienti più vulnerabili, in collaborazione con il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la professoressa Paola Argentino, psichiatra e direttore del Master dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Psiconcologia, abbiamo ideato il corso FAD “Lo scudo di Perseo: l’immaginario della morte e i diritti del morente”, sviluppato in due moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti ECM.