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Disfunzione erettile: le cinque domande dello specialista per la diagnosi

01/06/2017

Disfunzione erettile: le cinque domande dello specialista per la diagnosi

Parlare di disfunzione erettile per un uomo può essere difficile, eppure è un problema più diffuso di quanto si pensi: ne soffre quasi il 13% della popolazione maschile.

È fondamentale che i medici siano formati per trattare con la dovuta sensibilità un tema tanto delicato, soprattutto in un contesto dove gli uomini che soffrono di disfunzione erettile sono restii ad affrontare l’argomento persino con la propria partner.

Secondo i dati, anche a diversi mesi di distanza dall’insorgere del disturbo, meno della metà degli interessati (il 47,9%) ne discute apertamente con la propria compagna, e addirittura solo un terzo (il 33,6%) si rivolge a un dottore.
Una visita tempestiva dal medico è da consigliarsi fortemente, perché la disfunzione erettile può suggerire la presenza di gravi patologie.
Tra queste possiamo citare la cardiopatia ischemica, il diabete mellito e la sindrome metabolica.

Tra i fattori di rischio che possono provocare l’insorgere della disfunzione erettile troviamo l’obesità, il consumo di tabacco, alcol e droghe, l’uso di farmaci anti-ipertensivi e di psicofarmaci, ma anche la depressione.

Per valutare in maniera analitica lo stato della funzionalità erettile, si ricorre all’IIEF (International Index of Erectile Function), un questionario disponibile anche in sole 5 semplici domande che il medico rivolge al paziente, concentrandosi sui rapporti sessuali avuti negli ultimi 6 mesi:

1. Come è stata la sua capacità di raggiungere e mantenere l’erezione?
2. Dopo la stimolazione sessuale quanto spesso hai raggiunto un’erezione sufficiente alla penetrazione?
3. Durante il rapporto sessuale quanto spesso è riuscito a mantenere l’erezione dopo la penetrazione?
4. Quanto è stato difficile mantenere l’erezione fino alla fine del rapporto?
5. Quando ha avuto un rapporto sessuale quanto spesso ha provato piacere?

Sommando i punteggi ottenuti (da 0 a 5), si ottiene il risultato finale che spazia da “disfunzione erettile grave” a “normale attività sessuale”.

All’interno della piattaforma Sanità In-Formazione abbiamo messo a disposizione dei medici che intendano approfondire questo tema il corso FAD “La Disfunzione Erettile – Diagnosi e Terapia“, a cura del’Associazione Italiana Medici Endocrinologi.