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#DolceMaBuono: alimentazione e sport giusti per chi soffre di diabete

14/11/2017

#DolceMaBuono: alimentazione e sport giusti per chi soffre di diabete

Dallo yoga al pilates passando per lamponi, pere e lenticchie: i consigli del professor Vincenzo Toscano (“La Sapienza” di Roma).

Ad oggi oltre 3 milioni di persone in Italia sono affette da diabete: una vera e propria pandemia che, secondo le stime, nel 2030 rischia di arrivare a colpire più di 5 milioni di individui solo nel nostro Paese.

Cattiva alimentazione e abitudini sedentarie sono gli osservati speciali per la prevenzione e il trattamento del diabete: per questo, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre 2017) l’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e Consulcesi Club promuovono una campagna web di sensibilizzazione sulle abitudini “dolci” per migliorare la vita dei pazienti diabetici attraverso l’hashtag #DolceMaBuono.

Cibo “naturalmente dolce” per migliorare la vita dei diabetici

Il paziente affetto da diabete di tipo II, obeso o in sovrappeso, ha bisogno di una dieta ipocalorica, finalizzata a indurre un calo ponderale ma anche a correggere l’iperglicemia. La riduzione del peso corporeo porta a un miglioramento di tutti i fattori di rischio cardiovascolare presenti nei pazienti diabetici. Anche una modesta perdita di peso produce un aumento del controllo metabolico, una riduzione dell’uso di farmaci ipoglicemizzanti e può essere facilmente mantenuta a lungo termine. In questo senso è utile:

  • Ridurre i grassi saturi;
  • Evitare l’eccesso di carboidrati;
  • Limitare gli zuccheri a rapido assorbimento.

Inoltre, una dieta contenente alimenti ricchi di fibre induce una riduzione della glicemia media giornaliera del 10% e della glicemia postprandiale del 25%.

Quali sono gli alimenti ricchi di fibre?

  • Cereali e derivati come orzo perlato e fiocchi d’avena;
  • Verdure come carciofi e radicchio rosso;
  • Legumi secchi come fagioli borlotti e lenticchie;
  • Frutta come fichi secchi, lamponi e pere.

Rinunciare ai dolci? Non a tutti: sì a quelli a base di farine di legumi ed integrali, addolciti con eritritolo oppure con maltitolo.

Attività fisica dolce, ma non troppo!

L’attività fisica è una delle pietre miliari nel trattamento del diabete poiché aiuta:

  • La captazione del glucosio da parte delle cellule muscolari;
  • Il controllo delle anormalità della pressione arteriosa;
  • La perdita e il mantenimento del peso corporeo.

Nonostante ciò solo il 39% dei diabetici è fisicamente attivo, contro il 58% della popolazione generale.

Diabete e sport: il vademecum per allenarsi in sicurezza

Prima di intraprendere un’attività fisica a cadenza regolare, rivolgersi sempre al medico soprattutto se:

  • Si soffre di diabete da molti anni;
  • Si ha qualsiasi complicanza del diabete;
  • Si è stati inattivi per lungo tempo;
  • Si è anche affetti da malattie cardiovascolari

Una volta avuto il via libera da parte del medico, è possibile scegliere il proprio sport preferito, tenendo bene a mente i benefici dello sport e alcuni accorgimenti per allenarsi in sicurezza e compatibilmente con il proprio stato di salute.

Abbinato alla campagna web, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione lancia on line il corso FAD “Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vita”, di cui è responsabile scientifico il professor Vincenzo Toscano, Presidente dell’Associazione Medici Endocrinologi e Ordinario di Endocrinologia alla Sapienza Università di Roma.

Il corso FAD “Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vitaè sviluppato in tre moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 7 crediti ECM, utili a completare l’obbligo formativo per il triennio 2014-2016, in scadenza (dopo l’anno di proroga) il 31 dicembre 2017.