Fare sport all’aria aperta anche con il freddo: i consigli del cardiologo
31/01/2019

Questi giorni sono i più freddi dell’anno, noti nella tradizione popolare come “Giorni della Merla”. Meglio rintanarsi in casa o fare sport approfittando dei panorami magici e dell’aria frizzante?
Ecco i consigli del cardiologo per non cedere alla tentazione di andare…in letargo!
Il professor Leonardo Calò, Direttore UOC di Cardiologia del Policlinico Casilino e docente dei corsi di Formazione ECM di Consulcesi Club, spiega perché è importante affrontare il calo delle temperature e non interrompere la propria attività fisica.
Le soluzioni per tenersi in forma anche nei mesi più freddi e piovosi ci sono, basta fare tutto con intelligenza.
Nei giorni più freddi dell’anno anche chi è abituato a praticare attività fisica all’aperto rischia di farsi demotivare da basse temperature e clima avverso. Eppure, c’è più di un buon motivo per alzarsi dal letto, coprirsi bene e affrontare il freddo per fare un po’ di sport: sfatiamo i falsi miti con i consigli del professor Leonardo Calò, Direttore UOC di Cardiologia del Policlinico Casilino.
SERVE CONTINUITÀ NELLO SPORT. Molto spesso accade che una persona tenda a fare il possibile per tenersi in forma in estate, o comunque in condizioni climatiche favorevoli. Nelle giornate un po’ più fredde o con pioggia, la stessa persona tenderà a mollare e a rimandare tutto a quando il tempo sarà più idoneo. Questo è un atteggiamento molto negativo perché la continuità dell’attività fisica è uno degli aspetti più impattanti per la nostra salute.
L’ARIA APERTA CI FA BENE. Se l’attività fisica viene fatta all’aria aperta in luoghi come boschi o prati, l’organismo umano risente positivamente dell’impatto dell’ossigenazione, per cui senza dubbio è da preferire rispetto all’attività svolta al chiuso.
NO AGLI EROISMI. Non c’è bisogno di prestazioni ‘eroiche’. Basta un’attività moderata come lunghe passeggiate a passo veloce o jogging.
MAGGIORE ATTENZIONE ALLA FASE DEL RISCALDAMENTO. In presenza di basse temperature la fase del riscaldamento deve essere curata con più attenzione, al fine di evitare strappi muscolari e problemi simili. Con un riscaldamento della durata di una decina di minuti, riusciremo ad avere una vasodilatazione arteriosa adeguata e il nostro sangue potrà distribuire ai muscoli una portata di flusso idonea.
L’IMPORTANZA DEL GIUSTO ABBIGLIAMENTO. È necessario coprirsi bene e farlo a strati. Il classico k-way va benissimo in condizioni meteorologiche mutevoli o quando piove, ma si può anche provare a munirsi di coperture che possono essere tolte durante il tragitto. È ovvio che quando il tempo è molto cattivo è consigliabile non uscire per evitare di bagnarsi per strada e magari ammalarsi successivamente. Il rischio per la salute, in questo caso, non è tanto il freddo in sé, quanto lo stare accaldati e bagnati in una zona ventilata. Il consiglio dunque è di evitare situazioni del genere e di coprirsi rapidamente e farsi una doccia calda.
Il Professor Leonardo Calò collabora con Consulcesi Club per la formazione ECM.
Di seguito i corsi di cui è responsabile scientifico, presenti nel nostro catalogo:
- L’ utilizzo dei DOACs ( direct acting oral anticoagulants) nel paziente fragile e nell’ insufficienza renale cronica – 3 ECM.
- L’utilizzo dei DOACs in pazienti con indicazione a cardioversione elettrica (CVE) della fibrillazione atriale e ad ablazione transcatetere – 3 ECM.
- Sindromi coronariche acute e cardiopatia ischemica cronica – 3 ECM.