Giornata mondiale dell’autismo: uno spettro di manifestazioni da conoscere meglio
02/04/2021
Da Consulcesi il corso di formazione ECM per conoscere le varie forme di autismo e migliorare la diagnosi
I disturbi dello spettro autistico sono tra le più comuni patologie neuropsichiatriche dell’infanzia, interessano circa 1 bambino su 68, con un notevole aumento delle diagnosi negli ultimi decenni.
Quanto prima viene effettuata la diagnosi, tanto prima è possibile intraprendere un trattamento riabilitativo intensivo, di importanza cruciale per cercare di minimizzare la severità dei sintomi. Per iniziare tali interventi il più precocemente possibile è fondamentale imparare a riconoscere i segni di allarme dei disturbi dello spettro autistico che possono essere associati a delle sindromi genetiche (autismo sindromico). Tale associazione permette di avere degli ottimi modelli di studio di popolazioni ad elevato rischio, ovvero di sviluppare il “fenotipo autistico”, e questo progresso sta permettendo di ottenere ulteriori informazioni sia sui meccanismi patogenetici sia sulle possibili terapie mirate.
Per la Giornata Mondiale dell’Autismo Consulcesi Club lancia il corso di formazione ECM “I disturbi dello spettro autistico: aspetti clinici ed epidemiologici, segni di allarme e autismo sindromico” coordinato dalla prof. Romina Moavero, UOC Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma.
Questo corso vuole fornire a tutti i professionisti delle informazioni generali sui disturbi dello spettro autistico. In particolare, alla fine del corso i partecipanti sapranno riconoscere i sintomi core dei disturbi dello spettro autistico, e avranno acquisito le nozioni necessarie per un riconoscimento precoce dei segni di allarme indicativi di un possibile rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico. La trattazione di alcune forme di autismo sindromico fornirà inoltre ai partecipanti delle nozioni sulle basi fisiopatologiche del disturbo, sullo stato delle conoscenze attuali, e soprattutto sull’enorme variabilità fenotipica di questa classe di disturbi.