Gli operatori sanitari scelgono Consulcesi per la formazione sul Covid 19
05/07/2020
Oltre 5mila accessi in una settimana al docufilm formativo “Covid-19 Il virus della Paura” lanciato da Consulcesi. On line solo dal 22 giugno, sul sito covid-19virusdellapaura.com, il corso ECM, presentato con l’innovativa modalità formativa cinematografica, è stato fruito soprattutto da medici, infermieri e farmacisti ma anche da dentisti e numerose altre figure professionali.
«Mentre il tema della seconda ondata del Covid-19 monopolizza l’attenzione della comunità scientifica (e dei media) – commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi e ideatore dell’iniziativa – i professionisti sanitari hanno la piena consapevolezza di doversi aggiornare per non farsi trovare impreparati. Un bel segnale per il valore che si dà alla formazione da parte di chi è in prima linea.
Il docufilm ed il relativo corso sono firmati dai professor Massimo Andreoni, direttore Rep. Malattie Infettive Tor Vergata e dal professor Giorgio Nardone, psicoterapeuta, Centro Terapia Strategica, che analizzano la pandemia cogliendo i due principali aspetti: come affrontare il virus e come gestire le conseguenze sulla psiche umana.
«I nostri medici e, in generale, i nostri operatori sanitari erano poco preparati a gestire una pandemia di questa portata», conferma Massimo Andreoni, direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Quello che è mancato è stata una formazione specifica. «La pandemia in qualche modo è stata anche un’opportunità. Infatti, la necessità di dover rispondere ai bisogni dei pazienti, unita all’impossibilità di incontrarli fisicamente, ci ha ‘costretto’ a imparare a usare nuovi strumenti e nuove forme comunicative che si sono rivelate efficaci quanto le tradizionali» aggiunge Giorgio Nardone, psicoterapeuta tra gli autori del corso.
Il successo del docufilm Covid-19 Il virus della paura indica il grande bisogno di informazione e formazione dei professionisti sanitari, in vista di un possibile seconda ondata. L’emergenza causata dal covid-19 si trasforma così in un’opportunità unica per la classe medica e per tutti gli operatori sanitari. Non solo per rafforzare l’importanza dell’aggiornamento professionale, ma anche per sperimentare nuove modalità di apprendimento, come quelle offerte dalla cosiddetta “formazione digitale”.
«Il nuovo modello formativo piace ai medici perché non ha nulla a che vedere con le noiose lezioni della stragrande maggioranza dei corsi di aggiornamento» sostiene il presidente Consulcesi Tortorella.
Gli strumenti utilizzati nei corsi Ecm danno agli operatori sanitari la possibilità di sperimentare il “learning by doing” e di immergersi in maniera trascinante in un’esperienza potenzialmente reale. «Ad esempio, invece di leggere una slide con contenuti nozionistici, il nostro modello formativo si basa sul concetto di apprendimento esperienziale che, a differenza della modalità classica unidirezionale che impartisce nozioni ed è basata sull’ascolto passivo, riesce a ottenere risultati più soddisfacenti», conclude Tortorella.