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Quando cambiare le parole abbatte le barriere architettoniche

29/09/2017

Quando cambiare le parole abbatte le barriere architettoniche

Stiamo preparando, in collaborazione con il nostro provider ECM Sanità In-Formazione e FIABA ONLUS, un progetto formativo sul tema delle barriere architettoniche e di come parlare di disabilità, dedicato a medici e giornalisti.

Le barriere architettoniche non sono solo gli ostacoli che impediscono materialmente ad una persona con ridotta mobilità di accedere ad un determinato luogo. Non sono, insomma, sempre e solo fisiche e visibili.

Spesso, purtroppo, un ostacolo può essere completamente immateriale e vivere solo nella testa delle persone. E se per abbattere le prime servono piani regolatori, progetti innovativi e architetti ben formati, per distruggere una barriera mentale c’è bisogno di cultura e di corretta informazione. È una necessità comune, che vale tanto per il giornalista quanto per il lettore, che vale per il medico quanto per l’avvocato, per l’architetto quanto per il commerciante. Per questo è necessario, così come lo è per le strutture fisiche, partire dalle fondamenta e, nel caso, abbatterle per costruirle daccapo.

Per tutti questi motivi, con Sanità in-Formazione e la nostra Onlus abbiamo deciso di sostenere la “15esima Giornata Nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, organizzata da FIABA Onlus per combattere contro gli ostacoli, siano essi fisici o culturali, che impediscono a fin troppe persone di vivere una vita normale.

In particolare, il provider ECM Sanità in-Formazione, in collaborazione con FIABA, darà vita ad un progetto di aggiornamento professionale dedicato sia agli operatori sanitari, sia a chi lavora in ambito giornalistico. Gli eventi, che distribuiranno anche crediti formativi sia ai medici che ai giornalisti, vedranno la partecipazione dei principali esponenti del mondo della sanità e della comunicazione e saranno completamente incentrati sul tema delle barriere architettoniche e su quali sono le giuste modalità per affrontarle e superarle una volta per tutte, partendo, ovviamente, dai rispettivi – e diversi – ambiti professionali.

Questo progetto rappresenta un secondo step nella campagna di sensibilizzazione promossa da FIABA e sostenuta sia da Consulcesi che da Sanità in-Formazione relativa al rinnovo della deontologia professionale per i giornalisti attraverso la nascita della Carta Deontologica delle PRM (person with reduce mobility) voluta da FIABA e condivisa da molte realtà, fra le quali disabili.com, Unitalsi, Rete Sole, CESV, FNSI, ODG Abruzzo e Sanità Informazione.

Lo scopo di questa carta è quello di educare i comunicatori, i giornalisti e tutti coloro che veicolano messaggi rivolti all’opinione pubblica e che talvolta, riferendosi alle minoranze, usano una terminologia che rischia di ‘stigmatizzare’ alcune condizioni. Una battaglia congiunta, quella a favore dell’abbattimento di tutti gli ostacoli e di un corretto utilizzo del linguaggio. Il tutto con il preciso intento di fare della lotta alle barriere architettoniche una battaglia – prima di tutto – culturale.