Menu

Diagnosi incompleta, la Cassazione: «Medico colpevole di lesioni personali»

11/04/2018

Diagnosi incompleta, la Cassazione: «Medico colpevole di lesioni personali»

Risponde di lesioni personali colpose il medico che dimette un paziente con diagnosi incompleta, e dunque errata.

Lo ha stabilito la Sezione IV Penale della Corte di Cassazione con sentenza n. 50975/2017.

Secondo questa lettura dunque l’errore diagnostico non si configura solo quando non si riesce, dopo tutte le analisi e gli approfondimenti del caso, a comprendere appieno la portata della patologia e l’esatto caso clinico. La colpa si configura anche quando si omette di eseguire accertamenti e controlli necessari per effettuare una diagnosi corretta e completa, atta a fornire agli operatori sanitari il quadro clinico completo entro cui operare.

Nel caso specifico, la Suprema Corte ha ritenuto che rispondesse di lesioni personali colpose un medico ospedaliero che aveva dimesso un paziente con una diagnosi incompleta errata dopo aver eseguito solo una parte degli esami clinici necessari. Il paziente, affetto da tumore, era dunque stato dimesso con la diagnosi (rivelatasi poi sbagliata) di gastrite.

A causa del quadro diagnostico reso poco chiaro dalla mancanza di un approfondimento completo, il comportamento del camice bianco ha determinato un prolungamento (per un tempo abbastanza ampio) non solo dei dolori gastrici e intestinali (e dunque fisici) che continuavano ad affliggere il paziente dimesso, ma anche della sofferenza di natura morale che ha favorito un processo patologico grave.


Per dubbi e richieste su quesiti di natura legale, invitiamo tutti a rivolgersi gratuitamente ai consulenti del nostro Pronto Soccorso Legale.